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Orson Welles visto dagli altri

Amato e odiato, senza vie di mezzo. Ecco Orson Welles visto dagli altri.

Orson welles

12.04.2007 - Autore: Luigi Massi
Amato e odiato, senza vie di mezzo. Ecco Orson Welles visto dagli altri:   Devo dire in tutta sincerità che per i primi venti minuti del film, io, che sono stato del mestiere per trent\'anni, non ho capito di che si trattasse. Può darsi che sia scemo, ma ho interrogato a questo proposito almeno cinquanta persone che hanno confessato più o meno la stessa esperienza. Può darsi che io sia iperconservatore, o molto semplicemente sorpassato, ma credo sinceramente che il modo in cui viene raccontata la storia di Citizen Kane, non è quello più auspicabile e felice di raccontare una storia sullo schermo\". (Eric Von Stroheim, regista,1941)   \"Non è soltanto un altro modo di far regia, essa rimette in gioco la natura stessa della storia nel cinema. Con essa il cinema si allontana un po\' di più dal teatro, diventa meno uno spettacolo e più un racconto. In questo modo di fare cinema, in effetti, come nel romanzo, non solo il dialogo, la limpidezza della descrizione, il comportamento dei personaggi danno origine alla storia, ma è piuttosto lo stile che informa il linguaggio\". (André Bazin, critico,1950)   Un carattere non facile: non sai mai come prenderlo, non sai mai come reagisce a una tua frase, anche la più innocente. Però si capisce che è un genio e che lo diventerà anche di più: perché i geni non nascono tali, ma si costruiscono a poco a poco, per questo è soprattutto da vecchi che danno il meglio. (Alida Valli, attrice, sul set di Il terzo uomo, 1949)   I suoi personaggi appartengono a quella categoria che mangia il pollo con le mani non per maleducazione, ma per eccesso di carattere, per prepotenza di immaginazione e di volontà. Proprio il genere di personaggi che riescono ad annoiarci, tanto da ritenere che le loro intemperanze non provengono da un dibattito aperto col Destino, ma da un eccessivo sviluppo (curabile) della tiroide. (Ennio Flaiano, scrittore, 1980)   Eppure, maledetti noi se dimentichiamo anche solo per un attimo che è il solo con Griffith chi il muto, chi il parlato ad aver messo in moto questo meraviglioso trenino elettrico al quale Lumière non credeva. Tutti, sempre, gli dovremo tutto. (Jean-Luc Godard, regista)            
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