Netflix: al via Lilyhammer 3 e Marco Polo

I fan di Little Steven possono gioire: Lilyhammer, serie prodotta dal canale di streaming online Netflix, è stata ufficialmente rinnovata per la terza stagione. I nuovi episodi verranno distribuiti verso la fine dell'anno, ma la data è ancora da stabilire. Si tratta di una mossa coraggiosa da parte di Netflix: Lilyhammer, prima serie originale proposta dalla piattaforma, non ha mai raggiunto il successo delle seguenti House of Cards e Orange is the New Black. Ma il carisma di Steven Van Zandt e l'originalità della premessa – che vede un mafioso americano traslocare in Norvegia dopo aver testimoniato in un processo – devono aver trasformato la serie in uno “sleeper hit”, un successo tardo e inaspettato.

Lilyhammer è una co-produzione tra Stati Uniti e Norvegia e vede Van Zandt nel ruolo di Frank Tagliano, un boss minore del sottobosco criminale di New York. Tagliano viene incluso nel programma protezione testimoni e, su sua richiesta, trasferito a Lillehammer, città di cui si era innamorato vedendo le Olimpiadi Invernali del 1994. Lì, sotto la nuova identità di Giovanni Henriksen, lentamente si muove per impadronirsi del mondo criminale della cittadina.

Ma non è l'unica serie approvata da Netflix: presto vedremo anche Marco Polo, cronaca delle avventure dell'esploratore veneziano nella Cina del Tredicesimo Secolo, dove si ritrova coinvolto in un mondo di intrighi, battaglie, sesso e arti marziali. Esatto, “arti marziali”: a sentire la presentazione ufficiale, viene da pensare che la serie sarà influenzata dai moderni cappa e spada cinesi, e forse sarà proprio così.

La serie, prodotta da The Weinstein Company e in arrivo nel 2014, è stata creata da John Fusco (Hidalgo) e sarà diretta, tra gli altri, da Joachim Ronning ed Espen Sandberg (la coppia designata per Pirati dei Caraibi 5) e da Daniel Minahan (Il trono di spade, True Blood). “John Fusco e il suo team hanno creato una storia senza tempo fatta di potere, avventura, tradimento e lussuria che combina abile storytelling e ambizione cinematografica”, afferma Ted Sarandos, Chief Content Officer di Netflix.

Fonti: Variety, ComingSoon.net