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Mark Frost svela nuovi dettagli sul ritorno di Twin Peaks

Il co-creatore della serie di David Lynch non esclude che si proseguirà oltre i nove episodi

Twin Peaks

07.10.2014 - Autore: Marco Triolo
I fan di David Lynch hanno sussultato nelle scorse ore, dopo che il co-creatore di I segreti di Twin Peaks, Mark Frost, ha annunciato su Twitter che la serie tornerà con nove episodi diretti per intero da Lynch e ambientati 25 anni dopo gli eventi originali. Ora, un'intervista a Frost realizzata da The Hollywood Reporter ci permette di cominciare a far luce nella fitta coltre di mistero che circonda, e circonderà per un altro anno, la nuova serie.
 
“Il progetto è nato tre anni fa, quando io e David abbiamo iniziato a discuterne e abbiamo capito che questo mondo e queste persone ci stavano riportando indietro – racconta Frost – Da allora è stato in gestazione e infine quest'anno ci siamo resi conto che era tempo di proporlo a qualcuno. Showtime è stata la prima rete con cui abbiamo parlato e pensiamo di aver trovato una splendida casa per Twin Peaks”. Frost spiega che la serie è attualmente in fase di scrittura: “Ci stiamo lavorando, e speriamo di entrare in produzione l'anno prossimo e di trasmetterlo nel 2016”. Sul cast, e in particolare sul ritorno di Kyle MacLachlan, non si sbottona: “Spero che avremo annunci da fare nelle prossime settimane”.
 
A proposito, invece, della possibilità che i nove episodi non siano un evento a sé stante ma aprano la strada a una quarta stagione: “Siamo molto felici della storia che ci aspetta. Ma crediamo anche che tutto sia possibile. Abbiamo deciso di restare aperti a ogni possibilità per vedere dove ci condurrà. Se non fossimo stati certi della direzione da prendere, non credo che avremmo tentato tutto questo. Di certo non è nostra intenzione macchiare l'eredità della serie, speriamo invece di accrescerla”.
 
Frost rivela anche che, nonostante Twin Peaks stia avendo enorme successo su Netflix, lui e Lynch non sono mai arrivati a parlare con i dirigenti del canale streaming: “Il primo meeting con Showtime è stato così incoraggiante che non abbiamo sentito il bisogno di andare da nessun'altra parte. So che adesso guardare le serie tutte d'un fiato va per la maggiore – e molta gente lo ha fatto con la nostra serie – ma penso che, quando stai raccontando una storia, anche le pause siano un fattore da tenere in considerazione. È meglio dare alla gente un capitolo alla volta invece del libro intero”.