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Manuel Agnelli dixit: i giudizi più taglienti del giudice di X factor

Ne ha una per tutti; ma in una TV fatta di falsi moralismi, il musicista piace per la sua equità 

Manuel Agnelli

Manuel Agnelli

29.09.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Severo ma giusto; così appare a X Factor 10 Manuel Agnelli. E i due aggettivi che più di tutti lo qualificano e tradotti nel linguaggio del talent, descrivono bene l’atteggiamento del giudice più lucido che ci sia. Agnelli, leader del gruppo rock Afterhours, sosia eletto dal web del Severus Piton cinematografico della saga di Harry Potter, è una vera e propria rivelazione della nuova edizione.

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Merito della sua compostezza, lucidità e sincerità nel dare risposte taglienti ai concorrenti che gradisce meno. Però c’è una caratteristica che rende Agnelli un giudice più autorevole che mai: il suo senso di giustizia.

Il musicista fino a questo punto del programma, ancora in fase di audizioni, ha infatti sferzato l’atteggiamento sgraziato di chi si è presentato sul palco con un ego enorme e scarsissimo talento, e ha promosso chi invece pur non avendo nessuna particolare abilità, si è esibito per semplice e disperata volontà di costruirsi una possibilità di vita diversa in TV.

Agnelli si è insomma accanito con i più forti e si è addolcito con i ‘casi umani’ e senza i moralismi tipici della televisione ‘iena’. In più lo ha fatto con un linguaggio diretto, ironico, che ha colpito i telespettatori e che ha sempre articolato senza la parvenza di un sorriso; né di incoraggiamento né di eccessivo scherno. Ecco perché le sue parole sono pietre ed ecco perché le abbiamo raccolte in un elenco, l’Agnelli dixit, che può far spuntare più di qualche espressione divertita nei lettori che ci seguono. 
 
Ti schifo ergo sum. “É strano quando arrivano tutta una serie di concorrenti che in realtà non hanno nessun tipo di talento, non valgono niente. Da un certo punto di vista potrebbe essere scoraggiante, ma invece a me accende”. 
 
Nel ruolo del life coach. “Sei impostato a livello emozionale. Le emozioni non si impostano”. 
 
Nostalgia canaglia. “Sei antica, lo vedevo al Festivalbar degli anni ’80.”
 
L’evergreen della critica. “Sembri un po’ stereotipata”. 
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