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Love, cinque verità sull'amore spiegate dalla nuova serie Netflix

Sulle colline di Los Angeles due disadattati provano a stare insieme

Love

24.02.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Non è San Valentino. Eppure fioccano lezioni d’amore. Anzi bagni di realtà, con la nuova serie targata Judd Apatow in streaming su Netflix dallo scorso 19 febbraio. Love è composta da 10 episodi che hanno lo scopo di raccontare due diverse prospettive sull’amore – anzi sugli appuntamenti – attraverso una coppia di strampalati thirty-something composta da Mickey (Gillian Jacobs) e Gus (Paul Rust). E siccome in questa rom-serie di situazioni comiche, verità sull’amore e risate ce ne sono davvero molte, ecco 5 lezioni che Love ci ha insegnato sul sentimento più antico di sempre. 

 
Per conoscersi ci vuole tempo e un po’ ironia. Quando si incontrano Gus e Mickey vengono entrambi da due relazioni sbagliate. Passano un pomeriggio insieme per caso, ed essendo entrambi un po’ sbandati e stralunati, non fanno troppo caso al percorso delle lancette dell’orologio. Lui è molto perbene e un po’ nerd, lei invece è maggiormente scorretta, problematica e imbronciata. In ogni caso Love non ci fa arrivare al primo bacio subito ma nei primi episodi segue questo lento avvicinamento fatto di ironia e amicizia. 
 
Immaturità è il nuovo nero. I personaggi di Apatow sono sempre un po’ sopra le righe e irrisolti. Qui tra l’altro la precarietà dei due protagonisti, esistenziale e lavorativa, si incrocia sullo sfondo della Los Angeles degli Studios e del mondo dei media. Sembra quasi che in un mondo governato da isteria, volti di plastica, cinismo, questa storia d’amore, anche se immatura e imperfetta, riesca pian piano a farsi largo. 

 
Los Angeles può essere romantica. La città degli angeli dove si sta sempre in macchina ha anche una dimensione più cittadina con case basse e hipsteria colorata. Specialmente ad Echo Park, il quartiere hippie-chic dove è ambientata buona parte della serie. 
 
Natural Born Nerds. Sia Mickey sia Gus sono disadattati all’amore e alle relazioni. Temono tutto, vivono di messaggi e della protezione riservata dallo schermo di un telefonino, eppure non stancano lo spettatore stufo di rom-com dove tutta dall’inizio procede romanticamente e senza intoppi. No, in Love, come nella vita vera, Gus dovrà prima uscire con la coinquilina di Mickey prima di esserne attratto definitivamente. 
 
Anche un uomo non propriamente attraente può conquistare una bella e impossibile. Gus (Paul Rust) ha il naso grosso e gli occhiali da ragazzo problematico. Mickey si veste alla moda ed è esteticamente più piacente. Potrebbe avere qualunque bel ragazzo del circondario eppure sceglie il rachitico e sensibile Gus. Può funzionare.
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