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Lo scrittore di Tredici accusato di molestie sessuali

Jay Asher ha scritto il romanzo da cui è stata tratta l'omonima serie Netflix; oggi è nei guai 

Tredici- copertina romanzo

Tredici- copertina romanzo

13.02.2018 - Autore: A.L. ( Nexta)
Jay Asher, autore del romanzo young adult Tredici (edito in Italia da Mondadori), è stato espulso da un'organizzazione di scrittori per sospette molestie sessuali. L'organizzazione in questione si chiama The Society of Children’s Book Writers and Illustrators e ha fatto sapere solo ieri che Asher avrebbe violato in passato il codice antimolestie della società senza dare ulteriori dettagli. 

Dal romanzo di Asher, Netflix ha tratto una serie TV nel 2017 con protagonisti Katherine Langford e Dylan Minette. Tredici tocca temi molto crudi come la violenza domestica, il suicidio e il bullismo. Brian Yorkey ne ha curato l'adattamento. La serie, che ha ricevuto anche molte critiche per via dello stile crudo e disturbante, racconta del suicidio della liceale Hannah Baker e delle misteriose tredici cassette che dopo la sua morte vengono recapitate al compagno di classe Clay e che raccontano ciascuna un motivo diverso per il quale l'adolescente ha scelto di togliersi la vita. 

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L'espulsione di Asher sarebbe avvenuta già lo scorso anno ma è stata resa nota solo ora. Anche l'illustratore di libri per bambini David Diaz è stato espulso dall'associazione per lo stesso motivo. “Sia Jay Asher che David Diaz hanno violato il codice di condotta antimolestie della SCBWI - si legge in una mail di Lin Oliver, direttore esecutivo della società, inviata alla Associated Press - I reclami nei loro confronti sono stati approfonditi e per questo i due non sono più membri della SCBWI”.

In un'intervista a BuzzFeed News, Asher ha chiarito di aver lasciato l'organizzazione volontariamente, sentendosi 'manipolato e tradito' dalle accuse di molestie: “Fa molta paura quando sai già che le persone non ti crederanno e nel frattempo tu hai appena aperto la bocca (...) Sono confuso perché quello che sta succedendo culturalmente è che una parte viene sempre creduta a prescindere e una no". 

Fonte: Deadline



 
 
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