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Le nuove avventure di "Don Matteo"

Torna su Rai il sacerdote-detective interpretato da Terence Hill. Sedici nuovi episodi per otto serate su Raiuno alle 20,50 da domenica 21 ottobre.

Don Matteo

19.05.2009 - Autore: Adele de Gennaro
Davvero curioso il destino di Terence Hill: identificato per anni come laltra metà di Bud Spencer, oggi rischia di essere per tutti Don Matteo, il sacerdote con la vocazione dellinvestigatore che ha conquistato in poco tempo il pubblico televisivo. Un personaggio accattivante, generoso ma astuto, intuitivo e informale, un prete senza pregiudizi: una figura simpatica, insomma, creata su misura per il sorriso aperto e spontaneo di Terence Hill. E così, dopo i risultati lusinghieri della prima serie (una media di 8 milioni e 300mila spettatori con uno share del 30,84%) che hanno posto Don Matteo al vertice degli ascolti delle fiction a lunga serialità, ecco in arrivo le nuove puntate, ideate dalla Lux Vide per Rai Fiction. Da domenica 21 ottobre, infatti, inizia su Raiuno la seconda serie di Don Matteo, girata per il secondo anno consecutivo a Gubbio. Tutte le scene, interni ed esterni, sono state girate sul set della cittadina medievale, rivelatasi generosa anche per la collaborazione partecipe degli abitanti. Confermato anche lintero cast: oltre a Terence Hill ritroveremo Nino Frassica nel ruolo del maresciallo Cecchini, Gastone Moschin nelle vesti del vescoco, Flavio Insinna nel ruolo del capitano dei Carabinieri, Nathalie Guetta in quello della perpetua Natalina e, ancora, Evelina Gori, Claudio Ricci, Pietro Pulcini, Paolo Trubbianelli, Caterina Sylos Labini e molti altri. Certo, oggi i preti protagonisti delle fiction rischiano di essere piuttosto inflazionati, ma è pur vero che il sacerdote di Terence Hill non ha molti punti in comune con altre tonache illustri come quella di Massimo Dapporto o, più indietro col tempo, con il celeberrimo Padre Brown di Renato Rascel. Don Matteo non nasce da un prototipo letterario ma nella più concreta provincia italiana. Quasi un detective al servizio di Dio, insomma: non un sacerdote qualunque, ma un ex missionario dal talento un po speciale. Per questo Terence Hill ha accettato con entusiasmo di vestire nuovamente la tonaca di Don Matteo Bondini: tutto il progetto, daltronde, è nato proprio pensando a lui, il protagonista dei più famosi western allitaliana (da Dio perdona, io no a Lo chiamavano Trinità) insieme a Bud Spencer. Trasferitosi anni fa in New Mexico, lattore non ha resistito al richiamo della fiction, trascinato dallidea di questa nuova serie televisiva tanto da confermare anche il suo sì ad una terza serie. Di Don Matteo mi ha convinto il fatto che è un detective oltre che un prete afferma lattore inoltre ha un lato avventuroso al quale sono molto affezionato e che cerco di rintracciare in ogni mio personaggio. Per Terence Hill, comunque, non si può parlare di una prima volta: molti ricorderanno la tonaca indossata per Don Camillo. In effetti commenta tra lo spolverino dei miei personaggi del cinema western e la tonaca non cè poi tanta differenza. Si tratta sempre di ruoli in qualche modo mitici, lontani e misteriosi. A dirigere i nuovi episodi che vedremo in otto serate la domenica sera su Raiuno alle 20,50 sono due registi di estrazione cinematografica, Leone Pompucci e Andrea Barzini, mentre le sceneggiature dei singoli episodi sono firmati, tra gli altri, da Francesca Melandri, Carlo Mazzotta, Duccio Camerini e Anna Samueli. Nella prima puntata, il 21 ottobre, andranno in onda gli episodi Il marchio sulla pelle e La mela avvelenata, due casi molto diversi tra loro. Nel primo vedremo Don Matteo indagare sulla morte di alcuni tossicodipendenti vittime di una partita di droga tagliata male, mentre nel secondo aiuterà i Carabinieri a scoprire le cause di unintossicazione alimentare che ha colpito gli abitanti del paese. Sabotaggio o qualcosa di più? Ad intuire la verità sarà ancora una volta il sacerdote più amato della tv.  
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