Inseguendo Stendhal

Stendhal ci mise 52 giorni a scrivere La Certosa di Parma. Altrettanto ci ha messo Cinzia Th Torrini a trasformare il grande romanzo in una fiction per Raiuno. Non è facile districarsi nel groviglio di passioni, tradimenti e rimpianti al tempo della Restaurazione. Soprattutto se di mezzo c’è un capolavoro. La regista, ormai esperta nello sceneggiare affreschi storici e feuilleton per il piccolo schermo, ha però sentito il desiderio di ricordare al pubblico televisivo quanto il romanzo sia attuale e si è messa al lavoro seguendo le orme già percorse da Mauro Bolognini nel 1982 e da Christian-Jaque nel 1947.

La storia, che inizia nel 1815, racconta di Fabrizio del Dongo, un giovane nobile idealista che scappa di casa per unirsi alle truppe radunate d’urgenza da Napoleone dopo la fuga dall’esilio all’Elba. Il padre del ragazzo, temendo l’accusa di tradimento denuncia il figlio che intanto deve fare i conti con la disfatta di Waterloo e il tramonto dei suoi sogni di gloria. A proteggerlo e ad offrirgli riparo, quando torna braccato e ferito, per fortuna ci pensa la zia Gina che però scopre di provare per lui sentimenti ben più profondi di quelli dettati dal legame familiare. Tanto da ordire un piano complicatissimo che costringe lei ad un matrimonio di facciata e indirizza lui ad una carriera ecclesiastica. Iniziano così per Fabrizio giorni di pellegrinaggi, clandestinità, prigionie e fughe. Ma anche i giorni dell’amore per un'altra donna, Clelia, che verranno raccontati nelle due puntate in onda su Raiuno domenica 4 e lunedì 5 marzo in prima serata.

Nei panni di Fabrizio, l’attore argentino Rodrigo Guirao Diaz che con la Torrini aveva già lavorato in Terra Ribelle. Ad Alessandra Mastronardi invece il ruolo dell’amata Clelia Conti.

La fiction è il frutto di un’imponente coproduzione italo-francese che ha coinvolto le emittenti pubbliche RAI e France Tèlèvisions e vanta un team internazionale nella sceneggiatura e sullo schermo. Le riprese si sono svolte in Italia nei luoghi e nei palazzi descritti da Stendhal.