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Incontenibile Bertè
Dopo sette lunghi anni di assenza dalle scene, il 'ciclone' Bertè approda a "Music Farm" e non rinuncia alle polemiche, mettendo a dura prova la pazienza della produzione del programma, in onda su Raidue ogni venerdì alle 21 e nella striscia pomeridiana delle 18,40.

12.04.2007 - Autore: Seralisa Carbone
Meno male. Quando abbiamo saputo che sarebbe stata tra i fantastici dodici ruderi da rimettere in sesto nella Music Farm di Messegué, abbiamo tirato un sospiro di sollievo, perché con Loredana Bertè non c’è da annoiarsi di sicuro. E infatti siamo alle solite.
Sin dalla puntata d’esordio di “Music Farm” la rockettara calabrese ce l’ha messa tutta per far uscire la sua voce fuori dal coro, sottoponendo l’impacciato Amadeus ad uno stress emozionale a cui non era stato preparato a dovere dagli autori, cosa che gli è costata cara in termini di autorità, poiché era visibilmente in ansia da prestazione.
Ingovernabile Loredana! Durante la prima serata si è talmente annoiata che, nel corso di un ossigenante collegamento con Gene Gnocchi, ha esclamato “Meno male che c’è Gene”, incurante della diretta televisiva e spietata nei confronti di una regia che non le andava giù per il solo fatto di aver snobbato il suo trench stile matrix, visibilmente degno della consulenza stilistica del mago Casanova.
Inutile sottolineare, poi, l’assoluta incompatibilità della scosciata artista con le restanti undici cariatidi della discografia italiana, primo fra tutti Beppe Fiorellino, tutt’altro che cariatide, ma illustre ‘signor nessuno’ per l’agguerrita Loredana che non ha mandato giù la sua nomination.
Terminate le polemiche in studio, l’antifona è rimasta la stessa all’ingresso della rilassante prigione di Marc Messegué, dove è stata allestita una sala prove per consentire agli artisti di allenare il canto con l’assistenza di Pinuccio Pirazzoli, subito contestato da Loredana che, non essendo ‘una signora’, non si è certo risparmiata di mettere in discussione la professionalità del maestro, con la consueta caustica franchezza.
Stessa storia per la sala prove: l’acustica “fa schifo” e le ha procurato un gran mal di gola. Le prove di Loredana sono così spostate in palestra, per una vittoria conseguita a colpi di goccia cinese.
Come proseguirà la convivenza in questo reparto musical-geriatrico della riabilitazione canora e dell’insofferenza? “Comunque vada sarà un successo”, per usare una proposizione di chiambrettiana memoria, perché tutto sommato questa Loredana rompiscatole mette un po’ di pepe nella desolante minestra riscaldata dell’ennesimo reality show.