ATTENZIONE: SPOILER DALLA PUNTATA 6x01
Il Trono di Spade è tornato, con un episodio che costituisce un ottimo antipasto di una stagione che si preannuncia piena di colpi di scena. La prima puntata della sesta stagione, oltre a suggerire nuovi sviluppi, tira le fila di alcune sequenze rimaste in sospeso al termine della quinta: Jaime torna da Dorne con il corpo di Myrcella, Dorne stessa viene scossa da una svolta inaspettata, a Castello Nero Sir Davos si mette alla guida di un gruppo di dissidenti che restano fedeli al defunto Jon Snow. Nel frattempo, Sansa ha trovato la salvezza grazie a Brienne – una nuova alleanza che sicuramente farà faville nel corso della stagione – e Daenerys e Arya hanno i loro problemi da risolvere per tornare in vetta.
Dicevamo di Jon Snow. Jon è morto, su questo non c'è alcun dubbio. Eppure, questo episodio pone molta, sospetta enfasi (sin dal titolo, “The Red Woman”) su Melisandre e sulla sua profezia riguardo al futuro dell'ex leader dei Guardiani della Notte. La puntata si chiude su di lei, con Sir Davos che la chiama in causa: “Non le avete mai visto fare quello che io le ho visto fare”. Ovvero resuscitare i morti. Non può essere certamente un caso. O magari si tratta solamente di una falsa pista per metterci fuori strada e sorprenderci nei prossimi episodi.
A Meereen, nel frattempo, Tyrion e Varys fanno una scoperta sconvolgente: la flotta di Daenerys è stata bruciata, e con essa i piani per la conquista di Westeros. La stessa regina è nelle mani de Dothraki, e rischia la prigionia. Tutto, insomma, sembra cupo e senza speranza in questo primo episodio – a parte la svolta di Sansa – e a maggior ragione prelude a una serie di battaglie epiche, sia personali che collettive, che scuoteranno il mondo del Ghiaccio e del Fuoco.
Grande assente dall'episodio Bran Stark, il cui ritorno è attesissimo. Ma le sue disavventure oltre la barriera e l'incontro con il Corvo a Tre Occhi (interpretato in questa stagione dal grande Max Von Sydow) sono state conservate, evidentemente, per i prossimi episodi, in cui ci sarà meno necessità di riallacciarsi agli eventi passati e si potrà guardare avanti. Per ora, si tratta di un ottimo inizio.
Il Trono di Spade è tornato, con un episodio che costituisce un ottimo antipasto di una stagione che si preannuncia piena di colpi di scena. La prima puntata della sesta stagione, oltre a suggerire nuovi sviluppi, tira le fila di alcune sequenze rimaste in sospeso al termine della quinta: Jaime torna da Dorne con il corpo di Myrcella, Dorne stessa viene scossa da una svolta inaspettata, a Castello Nero Sir Davos si mette alla guida di un gruppo di dissidenti che restano fedeli al defunto Jon Snow. Nel frattempo, Sansa ha trovato la salvezza grazie a Brienne – una nuova alleanza che sicuramente farà faville nel corso della stagione – e Daenerys e Arya hanno i loro problemi da risolvere per tornare in vetta.
Dicevamo di Jon Snow. Jon è morto, su questo non c'è alcun dubbio. Eppure, questo episodio pone molta, sospetta enfasi (sin dal titolo, “The Red Woman”) su Melisandre e sulla sua profezia riguardo al futuro dell'ex leader dei Guardiani della Notte. La puntata si chiude su di lei, con Sir Davos che la chiama in causa: “Non le avete mai visto fare quello che io le ho visto fare”. Ovvero resuscitare i morti. Non può essere certamente un caso. O magari si tratta solamente di una falsa pista per metterci fuori strada e sorprenderci nei prossimi episodi.
A Meereen, nel frattempo, Tyrion e Varys fanno una scoperta sconvolgente: la flotta di Daenerys è stata bruciata, e con essa i piani per la conquista di Westeros. La stessa regina è nelle mani de Dothraki, e rischia la prigionia. Tutto, insomma, sembra cupo e senza speranza in questo primo episodio – a parte la svolta di Sansa – e a maggior ragione prelude a una serie di battaglie epiche, sia personali che collettive, che scuoteranno il mondo del Ghiaccio e del Fuoco.
Grande assente dall'episodio Bran Stark, il cui ritorno è attesissimo. Ma le sue disavventure oltre la barriera e l'incontro con il Corvo a Tre Occhi (interpretato in questa stagione dal grande Max Von Sydow) sono state conservate, evidentemente, per i prossimi episodi, in cui ci sarà meno necessità di riallacciarsi agli eventi passati e si potrà guardare avanti. Per ora, si tratta di un ottimo inizio.
