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Il terzo Masterchef Italiano e' Federico!

Un andamento irregolare, e per questo ancor piu' interessante, ha caratterizzato le ultime fasi del Certame Culinario televisivo per eccellenza.

Cracco, Barbieri e Bastianich: i Giudici<br>

07.03.2014 - Autore: Mattia Pasquini
Chi di polpo ferisce, di polpo perisce: cosi potremmo sintetizzare la tanto attesa e incerta piu' delle previsioni Finale della terza edizione di MasterChef Italia. La lunga corsa tra fornelli e dispense, Invention e Pressure Test, Sfide e Duelli, iniziata lo scorso 19 dicembre, si e' conclusa nella meno adrenalinica diretta dai Mercati Generali di Milano, dove l'annuncio della vittoria di Federico Ferrero e' stato proclamato davanti a un pubblico molto partecipativo e ai concorrenti eliminati nel corso delle dodici settimane passate.

Almo "Il vincitore", come si era autodefinito all'apice della sua cavalcata - dopo la soddisfazione dei complimenti dello chef tristellato Enrico Crippa - e prima della semifinale, non ce l'ha fatta. Proprio nel momento in cui sembrava che la sua foto sulla copertina del libro di ricette di MasterChef 2014 fosse gia' in stampa. "L'avanguardista" l'ha superato proprio sul rettilineo finale, riprendendosi da un lungo momento di indecisioni e di contrasti ideologici (e' il caso di dirlo vista la cucina 'concettuale' del nutrizionista torinese) seguito alle iniziali soddisfazioni.

Alla crescita del pugliese - sempre piu' personaggio, anche per il gradimento dei giudici e certe complicita' culinarie - infatti aveva fatto da contraltare alle critiche e gli ammonimenti ricevuti dal piemontese, bistrattato, ma che via via si e' andato mostrando proprio nelle sue debolezze, nella sua ricerca della felicita', che lo han umanizzato e forse spostato su di lui una parte di pubblico che l'aveva considerato troppo freddo e cerebrale.

Ostinato e di sicuro poco 'digeribile' al grande pubblico, anche di appassionati, Federico e' sempre stato animato da una idea precisa di cucina e da una personalita' gastronomica sempre informata dalla sua conoscenza di base, quella di alimentarista, teso sempre al buon mangiare, anche dal punto di vista salutistico. "La mia e' una cucina che si puo' mangiare tutti i giorni stando bene, quella di Almo alla fine stai male", aveva sottolineato proprio nell'ultima puntata, la stessa nella quale - con un bel gesto di sportivita' - i due si sono dedicato un apprezzatissimo 'in bocca al lupo' quando Almo ha dichiarato "la nostra amicizia non finisce qui, comuque vada", ricevendo a conferma dell'amico-avversario: "e' un punto di inizio".



Ora, che sul libro di ricette del vincitore ci sara' la faccia del torinese, felice di dare spazio alla sua cucina "velata da un po' di tristezza", come l'aveva definita Almo, si spera che i due se lo ricordino. Per noi resta la curiosita' di ritrovare i piatti che hanno accompagnato il cuoco amatoriale piu' bravo d'Italia in questa avventura che potrebbe avergli cambiato la vita per sempre: "Salame e fave a-mare", "Torta al pan di Spagna", "Fegato di nasello bollito", "Sorbetto in insalata" fino ai conclusivi "Gamberi di Oneglia all’aglio rosso e fagiolina del Trasimeno", "Polpo all’orientale" e "Composta di limoni di Amalfi con crema allo yogurt, menta e basilico".
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