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Il momento giusto

Personal Velocity è un film di senso femminile, quasi una sfida agli uomini che sembrano voler intaccare l'indipendenza e il potere delle donne.

Il momento giusto

12.04.2007 - Autore: Giulia Villoresi
(Personal Velocity) Regia di: Rebecca Miller Con: Kyra Sedgwick, Parker Posey e Fairuza Balk   Personal Velocity significa letteralmente Velocità Individuale e vuole intendere un punto di svolta, il caso che decide l'andatura e il cammino della vita, la sincronia dei bioritmi, insomma il momento giusto. E si tratta infatti del momento giusto di tre donne che, ognuna a modo suo, interpretano gli eventi e decidono che è giunta ora di cambiarli.   Delia (Kyra Sedgwick) è una donna che ha amato il potere sugli uomini e lo ha esercitato con semplicità fino al matrimonio, giorno in cui ha deciso di avere una famiglia e di renderla felice. Ama suo marito il quale ricambia picchiandola a sangue. Greta (Parker Posey) ha un impiego modesto e un marito buono e poco stimolante. Il dèmone dell'ambizione sonnecchia in lei fino a quando non le si presenta l'occasione del successo e dei soldi; ma suo marito è troppo insignificante per prendere parte al progetto di questa nuova esistenza. Paula infine (Fairuza Balk) è una ragazza in ribellione, abbagliata dagli eventi, che sfugge alla vita e ad una gravidanza inaspettata. Un incidente in cui sembra che un destino quasi beffardo le salvi la vita la turba oltremodo spingendola a vagabondare per il New York senza meta, accompagnata da un piccolo autostoppista evaso da casa. L'emozione ma anche il terrore di una creatura che si muove nel suo corpo le impongono una scelta.   Il film è vivido. Si impone sulla scena con realismo e disincanto, forse anche un po' troppo calcati. La scenografia e la fotografia si richiamano a vicenda, crude e asciutte. La "handy cam", ossia la telecamera a mano, ritrae un mondo vicino, ordinario, che si abbassa alla visuale umana con le scene del più comune squallore americano come la tv sempre accesa o il fast food sempre aperto; ma questa volontà di rendere ogni particolare perfetto nella sua realtà in alcuni momenti diventa un banale cliché senza riuscire a svelare nulla di nuovo, pretesa che d'altronde il film non ha. La trama, anzi, le tre trame, volutamente incomplete, hanno conclusioni ammiccanti in cui traspare la ferma decisione di sorvolare sull' "happy ending", sebbene sembri che dopotutto si tratti proprio di questo.   Personal Velocity è un film di senso femminile, quasi una sfida agli uomini che sembrano voler intaccare l'indipendenza e il potere delle donne. Il risultato è discreto, ma disturba la presenza quasi impalpabile di un potere mediatico che lavora in modo subliminale per sensibilizzare il pubblico a tradimento.