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Il futuro di Mad Men

Si sono concluse nel migliore dei modi le faticose trattative che vedevano a rischio il futuro di Mad Men.

Il futuro di Mad Men

02.04.2011 - Autore: Ludovica Sanfelice
Sono stati giorni molto inquieti per le sorti di Mad Men. La serie più raffinata della tv rischiava infatti di impantanarsi in una nebulosa faccenda di contratti e accordi mancati tra la produzione Lionsgate, l’emittente AMC e lo showrunner Matthew Weiner. Lo stallo, che ha fatto scivolare la quinta stagione nei palinsesti del 2012 e ha poi messo pericolosamente a repentaglio la posizione di Weiner, al contrario di quanto ventilato in qualche annuncio sensazionalista, non ha mai rappresentato una reale minaccia alla realizzazione di una nuova season per uno show che è il fiore all’occhiello della tv via cavo. Secondo quale logica malata si sarebbe infatti potuto gettare alle ortiche un simile vanto? D’altro canto però, quanto appeal avrebbe perso Mad Men senza la sua mente?

Tutto il garbuglio, nella versione di Weiner, ruotava intorno alle esigenze di contenere i costi produttivi, ed era invece da imputare alle richieste economiche da capogiro avanzate dal creatore secondo l’altro angolo del ring. Nel mezzo probabilmente la verità di un compenso più ricco per Weiner, a patto che si trovasse un modo per rosicchiare risparmi altrove.

La trattativa era arrivata a mettere sul tavolo episodi più corti di due minuti per ammortizzare gli spazi pubblicitari, tagli sul cast con una crudele cadenza di due personaggi a stagione per l’ovvio ridimensionamento del budget, e rigorose policy sul product placement volte ad  incentivare i profitti. In cambio: altre due nuove stagioni e l’opzione per una potenziale terza.

L’impasse sembra però finalmente superata, è infatti giunta notizia della sigla sugli accordi che riguardano la quinta e la sesta stagione che comunque non raggiungeranno la trasmissione prima di marzo dell’anno prossimo. Weiner ha concluso una trattativa che gli regalerà un compenso di 10 milioni di dollari l’anno circa, collocandolo in testa alla classifica dei creatori più pagati. Questo comporterà il taglio dei due minuti per ogni episodio a cui scamperanno solo la prima e l’ultima puntata che continueranno a disporre del formato consueto. Il creatore ha però chiesto e ottenuto un’opzione che sospende l’accordo sulla durata ridotta per altre piattaforme come VOD e DVD. L’integrazione del product placement si rifarà invece alle clausole finora onorate nel totale rispetto delle indicazioni artistiche che non verranno piegate alle esigenze di mercato. Tutti gli attori poi sono stati riconfermati per entrambe le stagioni e non si accuseranno perciò ripercussioni sul cast se non di natura creativa e finalizzata alla narrazione. Per quanto riguarda la settima stagione si vedrà, anche se probabilmente si farà e sarà quella conclusiva. Don Draper si prepari dunque a scavallare il decennio per raccontarci anche gli anni Settanta.

Voglio ringraziare tutti i meravigliosi fan per il supporto, e voglio ringraziare anche AMC e Lionsgate per essersi mostrate disponibili a difendere la libertà artistica, il cast e la troupe lasciandoci continuare a fare lo show nei termini avuti fin dall’inizio. Sono ansioso di cominciare il prossimo capitolo della nostra storia”, ha annunciato Weiner.

Al coro di giubilo si è unito Charlie Collier, presidente del network che ha dichiarato: “AMC è nata con la missione di creare narrazioni forti e della migliore qualità e Mad Men è la perfetta espressione di questo mandato. Siamo stati orgogliosi di sostenere questo show dal giorno in cui abbiamo letto lo script del pilot di Matt e insieme a lui e Lionsagate abbiamo amato ogni passo della costruzione del fenomeno culturale in cui lo show si è trasformato. Ad ogni persona coinvolta nella serie e a tutti i fan appassionati, siamo felici di annunciare che la serie continuerà ad andare in onda su AMC sotto l’eccezionale supervisione di Matt Weiner”.

Si poteva desiderare miglior lieto fine? Qui ci vuole un buon Whisky…

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