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I ♥Huckabees

Un cast di prim'ordine - Dustin Hoffman, Isabelle Huppert, Naomi Watts, Jude Law - ad inseguire nuove opportunità per affrontare i dilemmi più profondi dell'esistenza

I heart huckabees

12.04.2007 - Autore: Michela Saputi
I Huckabees (Le strane coincidenze della vita)
Di David Russell, con Dustin Hoffman, Jude Law, Isabelle Huppert

I Huckabees, la nuova commedia di David O. Russell, coinvolge un cast di prim’ordine - Dustin Hoffman, Isabelle Huppert, Naomi Watts, Jude Law - ad inseguire nuove opportunità per affrontare i dilemmi più profondi dell’esistenza. Sartre e filosofia zen si sfidano e  si rincorrono, in un grande carosello, come in un gioco, in essenza, la vita.

Albert Markovski (Jason Shwartzman) un idealista allo strenuo (che non vuole arrendersi ai “nemici”), è convinto che una serie di coincidenze subite non siano in realtà dovute al semplice caso. Così inizia ad interrogarsi sul senso della sua vita.

Ed è a questo punto che si imbatte nella stravagante  agenzia investigativa di Bernard e Vivian Jaffe (Dustin Hoffman e Lily Tomlin), “detective esistenziali”. La loro missione è infatti aiutare i clienti a sondare il proprio inconscio, i misteri irrisolti della vita interiore, per cogliere il cuore della realtà e dell’esistenza stessa per ognuno di loro. Indagini nelle emozioni più recondite, al limite dell’assurdità e dell’invadenza: per carità, non certo per svelare un banale intrigo, ma il mistero più impenetrabile di tutti. I due ovviamente prendono a cuore il caso di Albert, i suoi interrogativi. Domande dai più relegate alla notte e ai sogni: come dare un senso al mondo, cosa stiamo facendo, il classico “ma dove va tutta questa gente?” Ma come tutti quelli che così si interrogano, Albert nasconde a se stesso alcune informazioni fondamentali. Così quando i due detective focalizzano come nucleo del problema il rapporto conflittuale che lo lega a Brad Stand (Jude Law), un giovane e rampante dirigente dell’Huckabees, Albert si ribella alle loro rivelazioni e si allea insieme a Tommy (Mark Wahlberg), un altro cliente in crisi, rivolgendosi alla principale rivale dei due detective: la filosofa francese, seguace di Sartre, Caterine Vauban (Isabelle Huppert).

Le alleanze si complicano, le rappresentazioni si confondono, e tra il nichilismo sartriano e l’intuito zen per le interconnessioni, emerge la possibilità di giocare con il significato della vita e l’eccentricità della condizione umana. La chiave comica è quella che Russell oppone ad una cultura materialistica che anche quando affronta i temi del disagio e dello scontro spesso sembra non uscire dai suoi modelli dominanti.

Con uno stile sobrio, minimale, ed una struttura nitida e rigorosa, si può inscenare il caos, lasciar entrare il surreale, il sogno, nella vita reale dei protagonisti, tutti sedotti dalle indagini dei detective esistenziali nei percorsi assurdi e tumultuosi, vitali, della coscienza.