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House of Cards: lo scontro elettorale entra nel vivo negli episodi 5x03 e 5x04

Frank e Claire Underwood mettono in atto una serie di piani per manipolare l'elettorato e sconfiggere Conway. Ma chi vincerà le elezioni?

House of Cards 5

08.06.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
AVVISO: SPOILER DAGLI EPISODI 5X03 E 5X04 DI HOUSE OF CARDS.

La minaccia del terrorismo, i centri per il voto, il passato oscuro di Will Conway, le intimidazioni ai governatori degli stati americani. Frank e Claire Underwood non si fermano davanti a nulla pur di manipolare le elezioni nella terza e quarta puntata della quinta stagione di House of Cards. I nuovi episodi ritrovano un certo slancio che la quarta stagione aveva in gran parte perso, grazie alla rapidità con cui, finalmente, siamo giunti alle elezioni dopo un'intera stagione concentrata sulle primarie.
 
La sensazione generale è che questa avrebbe dovuto essere la quarta stagione di House of Cards. Certo, senza alcuni dei collegamenti o dei personaggi introdotti l'anno scorso, molti degli sviluppi su cui si regge la suspense delle nuove puntate non funzionerebbe. Eppure non possiamo fare a meno di pensare che, tagliando molti degli episodi “di passaggio” della scorsa stagione, si sarebbe arrivati allo scontro tra Underwood e Conway molto prima.

 
Nei due episodi di questa settimana, la campagna elettorale volge al termine. Mentre Will Conway, giovane e arrogante, si dedica a una diretta streaming in cui risponde di persona alle domande degli americani, Frank e Claire fanno quello che sanno fare meglio: appaiono di fronte agli elettori di persona, ma nascondo le loro carte agendo nell'ombra per indirizzare gli eventi secondo la loro volontà. È un contrasto interessante: da una parte il naif Conway si trincera dietro lo schermo ed evita di parlare del suo passato militare, pur con l'intenzione di essere aperto verso l'elettorato. Dall'altra, gli Underwood fingono un'apertura e una sincerità che invece non hanno.
 
Il terzo episodio si conclude con uno scontro telefonico tra i due candidati alla presidenza e veniamo anche a sapere che, forse, Conway nasconde qualcosa di più di una sindrome da stress post-traumatico, in questa sua ferrea volontà di non parlare dell'azione di guerra che gli ha fruttato una medaglia. Che le cose siano andate diversamente dalla versione ufficiale? Che Conway non sia realmente l'eroe che tutti sostengono? Di certo gli Underwood lo sospettano, perché hanno inviato LeeAnn Harvey ad accertarsene. Dietro alla videochiamata dell'uomo che Conway avrebbe salvato c'è proprio lei, che tenta, senza successo, di far crollare il candidato in diretta.

 
Nel quarto episodio si arriva finalmente alla sfida elettorale vera e propria e si capisce perché Frank abbia insistito per la creazione dei centri per il voto: semplicemente, per farli chiudere. Tramite una serie di pressioni chirurgicamente misurate, lo staff degli Underwood spinge il governatore del Tennessee a chiudere i seggi prima del tempo. Segue anche l'Ohio, oltre a una serie di cause legali sulla legittimità del voto in svariati stati, tutte appoggiate segretamente dagli Underwood.
 
Insomma, le elezioni non vanno decisamente come ci si aspettava e il risultato rimane sospeso, indefinito. E questo nonostante, a un certo punto, Frank telefoni addirittura a Conway per concedergli la vittoria. Ma l'astuto presidente sembra molto più sotto controllo e calmo rispetto all'avversario che avrebbe, teoricamente, vinto. Che cosa starà tramando realmente? Lo sapremo solo la settimana prossima.
 
House of Cards va in onda ogni mercoledì su Sky Atlantic al ritmo di due episodi a settimana.