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Girl Power

Non c'è scampo per il crimine. Non c'è scampo per gli uomini. Rizzoli & Isles: attenti a quelle due.

Rizzoli & Isles

10.02.2011 - Autore: Valeria Roscioni
Lei ama vestiti pratici, finge di non simpatizzare con gli animali e adora il suo lavoro. Lei è Jane Rizzoli, detective della polizia di Boston. Lunghi capelli e animo da maschiaccio. L’altra ha un fisico da Barbie, adora il rossetto e squarcia cadaveri senza che mai le si scomponga la messa in piega. L’altra è Maura Isles, medico legale, e sia da il caso che anche lei adori il suo lavoro.

Amiche, colleghe, coppia perfetta per una serie che unisce humor, azione e suspance come Rizzoli & Isles, ovvero la versione Buddy Cop del nuovo millennio; entrambe perfettamente in grado di indossare i pantaloni, nonostante la propensione per le gonne di Maura. Interpretati con leggerezza e maestria rispettivamente da Angie Harmon, già testata nei panni di una donna poliziotto in Women's Murder Club, e Sasha Alexander, così diversa da quel ruolo che la voleva antipatica nei panni della sorella di Pacey in Dawson’s Creek, questi due personaggi, seppur nelle loro estremizzazioni, non perdono mai di credibilità, e quindi di fascino, anche grazie ad una sceneggiatura che non ha lasciato davvero niente al caso.

La serie da una parte infatti poggia sulla solida base di una costruzione classica in cui ad ogni episodio corrisponde un caso da risolvere, dall’altra si prende la libertà di comunicare attraverso il quotidiano mostrando le due protagoniste nelle situazioni più banali e veritiere. Solo così è possibile scoprire che se si volessero organizzare pranzi e cene la vostra invitata perfetta sarebbe Jane Rizzoli e che un appuntamento galante con la Isles, così deliziosamente malata di onniscienza, sarebbe meglio di una visita da qualunque specialista. Meglio di un biglietto da visita. Alla riscoperta delle semplici cose, dunque, questa serie procede dritta per la sua strada curando con estrema attenzione anche i personaggi di contorno, dotandoli di manie, ammiccamenti e caratteri ben intuibili al punto che non è fin da subito semplice distinguere le meteroe dagli astri che continueranno a brillare. La durezza alla Rizzoli di morti crude e violente e di indagini che non lasciano il tempo di respirare, si amalgama così con un grande stile alla Isles a cui un tocco di grazia è sempre concesso, persino se si è alle prese con un assassino seriale. Tra scarpe alla moda e grinta da vendere si consumano così episodi che sarebbe un delitto non guardare. Narrazioni quasi del tutto autonome l’una dall’altra per un mondo al femminile mai noioso, in cui gli uomini sono spesso troppo pieni di sé o troppo occupati a dare di stomaco dopo aver visto un cadavere, e il modello femminile di qualche decennio fa viene brillantemente superato e messo in un angolo.

L’appuntamento è sulla scena del crimine, dietro i nastri gialli, ogni venerdì alle 21:00 su Mya. A voi la scelta se indossare o meno i tacchi alti.