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Anatomia di una scena: Magalli desnudo nel nuovo Coliandro

I Manetti Bros raccontano la prima sequenza della nuova stagione della serie che torna dal 15 gennaio con un ospite speciale

L'ispettore Coliandro

14.12.2015 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
La serialità e la televisione continuano a denudare Giancarlo Magalli. Lo ha fatto la trasmissione di Rai Due, Pechino Express, mettendolo di recente in una vasca da bagno. Lo hanno fatto i The Pills, usandolo per uno sketch e fortunatamente lasciandogli addosso i vestiti. E lo fanno persino i Manetti Bros, registi che tornano con la nuova stagione de L’ispettore Coliandro - quasi sei anni dopo l’ultima - dove nella prima scena che dà l’avvio al nuovo corso televisivo del detective nerd bolognese, usano la nuova popolarità desnuda del celebre conduttore. Ovviamente a modo loro e rivendicando la paternità di uno stile che da sempre mescola il basso e l’alto con immenso divertimento di chi gira e chi guarda. E i Manetti, incontrati al Courmayeur Noir in Festival, ci raccontano la geografia di questa prima scena e del perché hanno usato proprio una web-star suo malgrado.
 
Perché proprio Magalli? É già una star del web; diventerà presto un’icona gay?
Potrebbe in effetti diventarlo (ridono, ndr). In realtà avevamo bisogno di un personaggio che si vedesse per un secondo e che fosse il motore di tutta la vicenda, anche se poi non si vede più. E quindi avevamo bisogno di un’icona forte. Il motivo vero per il quale abbiamo preso Magalli è divertente. Ed è venuto quasi per caso. Cercavamo una persona che potesse essere qualcuno che rimanesse impresso per tre secondi. A un certo punto, delle ragazze che lavorano con noi, un weekend hanno pubblicato su Instagram delle foto di loro con Magalli. E non l’avevano incontrato sul serio. Perché abbiamo scoperto che esiste un’applicazione nella quale ti fai la foto e la tecnologia da sola aggiunge Magalli allo scatto. Se esiste una cosa del genere vuol dire che è veramente un’icona. 


 
Come descrivereste questa prima scena allora?
Nella prima scena in effetti, c’è Magalli, ma anche un tripudio velocissimo di tecnologia. iPhone, riprese con i droni, musica. Con questo inizio così tecnologico con i droni, forse volevamo dire che eravamo tornati in grande. Perché sono passati sei anni dall’ultimo Coliandro. E abbiamo avuto paura che non si facesse questa quinta stagione. L’ansia tra l’altro non ci appartiene. E invece poi eccoci qui. Per tutto il tempo ho avuto paura che Giampaolo Morelli non si mettesse più quella giacca. Nella prima scena dell’ospedale avevo paura che succedesse qualcosa. Poi se l’è messa e tutto è andato come previsto. Era di nuovo Coliandro. 
 
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