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Freddie Mercury, indimenticabile esplosione rock

Uno speciale in onda su Jimmy Rocks per ricordare una delle leggende della musica, indiscusso protagonista del ventennio '70-'80

Freddie Mercury

19.05.2009 - Autore: Alessandra Caputo
Se un bambino oggi chiedesse «ma chi è Freddie Mercury?» non basterebbero soltanto termini come leggenda della musica per descrivere un’energia così dirompente. Sì, perché a 15 anni dalla scomparsa i suoi successi fanno ancora parte del panorama radiofonico e la sua musica continua a vivere ogni giorno. In occasione dell’anniversario della sua scomparsa  Jimmy, canale 140 di Sky, dedica uno speciale all’artista che, con  300milioni di copie vendute in tutto il mondo e 20 anni di carriera, è stato indiscusso protagonista del ventennio ’70-’80.

Il  23 novembre, a partire dalle 02.10, Jimmy proporrà una vera e propria full immersion nella vita di Freddie Mercury. Sarà trasmesso The untold story, un documentario inedito sulla vita del leader dei Queen che rompe il muro di silenzio attorno all’esistenza dell’artista, non soltanto attraverso racconti delle  sue origini indiane, dall’infanzia a Zanzibar alla predilezione per l’arte, fino alla fondazione dei Queen, ma anche interviste inedite alla famiglia che metteranno in luce i lati più nascosti del suo carattere.

Seguiranno due concerti entrambi registrati allo stadio di Wembley: alle 03.10 il Queen real magic del 1986, lo storico concerto durante il quale il pubblico rimase totalmente rapito dalle qualità del frontman, Mercury, che si presentò con il  capo cinto da una corona ed avvolto in un regale manto di ermellino. Alle  04.10  The Freddy Mercury tribute del 1992, un’esibizione unica che portò sul palco artisti del calibro di Elton John, George Michael, Guns n’ Roses, Metallica, David Bowie e tanti altri, in una serie di duetti e medley di fronte ad uno stadio gremito da 80.000 fans commossi.

Nella sua ultima intervista Freddy Mercury ha detto: «Non voglio cambiare il mondo, lascio che le canzoni che scrivo esprimano le mie sensazioni ed i miei sentimenti. Per me la felicità è la cosa più importante e se sono felice il mio lavoro lo dimostra. Alla fine tutti gli errori e tutte le scuse sono da imputare solo a me. Mi piace pensare  di essere stato solo me stesso e ora voglio soltanto avere la maggior quantità possibile di gioia e serenità e immagazzinare quanta più vita riesco, per tutto il poco tempo che mi resta di vivere».

Era il 24 novembre del 1991 quando alle 18,48 tragicamente si spense stroncato dall’Aids e in quel momento nacque il mito. Il mito dei Queen, di un nome, di un uomo che ha difeso fino alla fine le sue scelte portando all’apice del trionfo il suo stile musicale. Questo si potrebbe raccontare a chi oggi ci chiede: «ma chi è Freddy Mercury?».

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