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"Fratello, dove sei?", ovvero l'Odissea dei Coen

I fratelli Coen inventano un road movie surreale e ironico

Fratello dove sei?

01.12.2000 - Autore: Valentina Bisti
Durante la grande depressione tre prigionieri fuggono in catene da un campo di lavori forzati nel Mississippi. Everett, Delmar e Pete non hanno nulla da perdere e intraprendono un viaggio incredibile disseminato di esperienze elettrizzanti e incontri con strani personaggi. Il loro obiettivo è quello di trovare un tesoro che, secondo Everett, potrà cambiare la loro vita.   Il commento L\'Odissea secondo i Coen. Ovvero come i fratelli più geniali del cinema contemporaneo hanno reinventato l\'opera di Omero. Questa volta i viaggi e le avventure si snodano lungo le strade e i campi gialli del Mississippi negli anni 30. Un lungo road movie pieno di imprevisti e colpi di scena raccontato abilmente dagli autori più originali del cinema americano. A loro va il pregio di aver unito la poetica surreale all\'intrattenimento hollywoodiano colto. I tre protagonisti della storia aggiungono a questo tentativo dei registi una vena ironica che viene completata dai vari personaggi che fanno da cornice alla storia. Il divo George Clooney (Everett) è il capo carismatico di altri due galeotti evasi, insieme a lui, dai lavori forzati: l\'ingenuo Delmar (Tim Blake Nelson) e il disadattato Pete (John Turturro). L\'audace Clooney, un moderno Ulisse con due baffetti alla Clarke Gable, conduce il gruppetto alla ricerca di un fantomatico tesoro che, alla fine, si rivelerà una vera sorpresa. Il viaggio è movimentato dagli incontri con strane persone, simbolo di un\'America fatta di arrivismo, piccoli espedienti e strane apparizioni. Dall\'ambiguo venditore di bibbie John Goodman, un polifemo ingannatore senza scrupoli, al folle Babyface (Micheal Badalucco), ispirato a un gangster realmente esistito, dalla determinata Holly Hunter al governatore Pappy O\'Daniel (Charles Durning), impegnato in una movimentata campagna per le rielezioni. Nonostante tutti gli ostacoli e le fughe all\'ultimo respiro i tre arriveranno a Ithaca, dove si trova la dimora di Ulisse e la ritrovata Penelope, ossia la moglie di Everett. Ad accompagnare le vicissitudini dei personaggi è la musica, elemento fondamentale di tutta l\'opera: dal canto dei condannati mentre zappano la terra nelle scene iniziali a quello delle sirene, alle esibizioni \"in incognito\" dei protagonisti. Il sud degli States entra nella mente dello spettatore con grande impeto. Non solo grazie alla sua musica, il bluegrass, ma anche attraverso i suoi colori: il film è stato girato in piena estate quando i colori della vegetazione erano molto intensi. Così i registi hanno pensato di desaturare il colore ottenendo l\'effetto di una vecchia fotografia. La magia del computer ha ottenuto anche altri risultati: il film è stato masterizzato in digitale. Dopo \"Star Wars-La minaccia fantasma\" questo è il secondo film ad essere completamente lavorato in digitale. La scena della mucca investita da un\'auto è talmente realistica che negli USA la lega per la protezione degli animali si era inizialmente rifiutata di dare il proprio ok.   In sintesi Una commedia che si sviluppa attraverso un road movie pieno di imprevisti. I fratelli Coen non smettono mai di stupire.   Giudizio Umorismo puro e sentimenti sinceri        
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