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Febbre da Vinyl, 10 cose da sapere sulla serie di Scorsese e Jagger

Il tributo a Bowie, i lustrini e la nascita della formula: “Sesso, droga e rock’n’roll 

Vinyl

29.01.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Sincronizzate gli orologi: il prossimo 14 febbraio su Sky Atlantic, si ritorna letteralmente al passato con Vinyl, la nuova serie HBO prodotta da Martin Scorsese e Mick Jagger. Dentro sarò possibile trovare la ricostruzione accurata, musicale e caotica dell'industria musicale dei primi anni '70. E di un'intera cultura sociale che al ritmo di quelle note ancora continua a ballare e a sognare. Ecco quindi una piccola guida in 10 punti, su come prepararsi alla visione. 

L’episodio pilota dura due ore. I normali 45 – 50 minuti di durata di un episodio pilota tremano di fronte alla mano del regista Martin Scorsese che dirige un primo capitolo speciale di quasi due ore. Non sarà sempre così ovviamente e Vinyl si attesterà come prodotto complessivo di 10 puntate che dureranno una media di circa 55 minuti ciascuna. Alla scrittura e alla parte creativa ci sono due maestri come Terence Winter e George Mastras, rispettivamente autori di Boardwalk Empire e Breaking Bad
 
I produttori esecutivi sono Martin Scorsese e Mick Jagger. La coppia che scoppia ha fortemente voluto questa serie TV ambientata nei primi anni ’70. Al centro della storia, c’è il mondo della discografia newyorchese fatto di ritmi, droghe e ricerca spasmodica di nuovi talenti da lanciare. Non è già abbastanza per guardarla?
 
 
La serie è un tributo a David Bowie. Di recente Martin Scorsese e Jagger intervistati da La Repubblica, hanno dichiarato di considerare la serie come una sorta di tributo postumo al cantante rock recentemente scomparso. É proprio in quelle atmosfere e in quella ambientazione che fanno da perno a Vinyl, che Jagger e Bowie hanno condiviso storiche feste alla Studio 54 e a Broadway. 
 
La messa in onda contemporanea con l’Italia. Negli Usa va in onda il prossimo 14 febbraio su HBO, in Italia lo stesso giorno su Sky Atlantic. Per una volta tutto il mondo potrà commentare in anteprima e non in differita ciò che avviene nella serie. A colpi di critiche e apprezzamenti chiaramente.
 
La New York degli anni Settanta. C’è la città che non dorme mai e come non l’avete mai vista. Un mix di colori suoni, arredamento kitsch e un grande gusto per l’estetica e per i vestiti che non possono fare a meno di affascinare anche i più asettici trendsetter

 
Protagonista la musica. La terza protagonista dopo Bobby Cannavale e Olivia Wilde. La sigla sarà una canzone originale, 'Sugar Daddy', mentre 'Personality crisis' dei New York Dolls è stata reincisa ad hoc dal frontman David Johansen. E poi EP digitali dopo ogni puntata con brani di Julian Casablancas, Iggy Pop, Charli XCX e Chris Cornell. 
 
Il cameo di Bowie alla sesta puntata. Sempre secondo alcune indiscrezioni, pare che il ‘Duca bianco’, farà un’apparizione durante la sesta puntata. Non sappiamo ancora se come testimonianza in un video storico oppure come attore in carne e ossa.

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Bobby Cannavale. L’attore dalla faccia di gomma buona e bastarda allo stesso tempo interpreta Richie Finestra, il fondatore e presidente dell'etichetta American Century Records che è sul punto di essere ceduta. A lui il difficile compito di mettere insieme il mantra dell’epoca: sesso, droga e rock’n’roll.
 
Olivia Wilde. Devon Finestra è la moglie di Richie e nuovo alter ego dell’attrice americana. Vedere la serie è un’occasione per osservare un personaggio femminile nuovo e che procede anche a colpi di outfit e lustrini ben progettati per vestire la misteriosa ed enigmatica attrice.