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Fear the Walking Dead recap: un porto non tanto sicuro e un nuovo ultimatum

Il gruppo di Travis approda a un'isola, che si rivela presto una trappola. Nel frattempo, Victor Strand contatta misteriosi complici...

Fear the Walking Dead

18.04.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
La seconda stagione di Fear the Walking Dead non è ancora partita. Siamo al secondo episodio e, di nuovo, ci troviamo di fronte a una puntata interlocutoria. Anche se finalmente qualche seme è stato piantato.



Questa settimana, Travis, Madison e il loro gruppo di famigliari e compagni di sventura sono approdati a un'isola dove hanno incontrato una famiglia guidata da George (David Warshofsky), un maniaco della sopravvivenza determinato a non lasciare la propria casa, nonostante i pericoli – provenienti dal mare e dalla vicina costa – abbondino. Quello che sembrava un porto sicuro si rivela via via come una trappola in mezzo al mare.

Questo è l'aspetto potenzialmente più interessante dell'episodio, l'idea di ribaltare completamente il mito delle isole come rifugio perfetto dall'apocalisse zombie. Non è così: i morti viventi possono attraversare il mare e, una volta giunti, accerchiare facilmente chiunque abbia la sfortuna di trovarsi a tiro. Peccato che tutto questo venga diluito, ancora una volta, in una puntata con poco mordente, in cui si indugia eccessivamente su dialoghi e meditazioni sull'apocalisse, dimenticando ciò che ha reso The Walking Dead una serie di successo, vale a dire l'azione. I nuovi personaggi introdotti sono davvero poco interessanti, più delle funzioni narrative che altro, e l'episodio ne risente. Inoltre, la natura completamente auto-conclusiva della puntata ci lascia con la sensazione di aver assistito a un riempitivo senza alcun impatto sulla serie in generale, come se gli autori si stessero facendo in quattro per stiracchiare poche idee su una stagione lunga il doppio della prima. Una decisione che pare sempre più dettata dall'ingordigia di ascolti che dalla necessità di avere più tempo per raccontare una storia complessa.



Ciò detto, per lo meno c'è un rilancio, seppur minuscolo, fatto dal personaggio di Colman Domingo, ovvero il ricco e misterioso Victor Strand che, grazie a un telefono satellitare, contatta un altrettanto misterioso complice che dovrà raggiungere, forse in Messico, entro il tramonto. Dopo due puntate di introduzione abbastanza frustranti, speriamo che finalmente le cose prendano il via sul serio nella terza. Per ora, Fear the Walking Dead galleggia senza meta, esattamente come i suoi personaggi.