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Fear the Walking Dead recap: un mare di guai nel primo episodio della stagione 2

Lo spin-off di The Walking Dead riparte da dove si era interrotto, con la fuga dei protagonisti per mare. Ma c'è speranza che la seconda stagione sia meglio della prima?

Fear the Walking Dead

11.04.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Un mare di guai nella seconda stagione di Fear the Walking Dead, lo spin-off di The Walking Dead che riprende esattamente da dove si era interrotta la prima stagione, con la partenza del gruppo di protagonisti a bordo dello yacht Abigail. L'oceano dovrebbe rappresentare per loro la salvezza, ma le cose non possono andare lisce per sempre, e già al termine della prima puntata il pericolo si staglia all'orizzonte...



Ed è questo il problema principale dell'episodio, intitolato “Monster”: non c'è molta tensione al di là dei pochi secondi finali. La prima stagione di Fear the Walking Dead non aveva brillato di luce propria, appesantita da personaggi non propriamente memorabili e situazioni fin troppo legate ai cliché del cinema di zombie, e questo primo scorcio della stagione 2 non sembra aver troppo corretto la rotta. Tutt'altro: in 40 minuti, lo showrunner Dave Erickson riesce a malapena a tirare le fila della scorsa stagione, tra il lutto di Travis e suo figlio Chris (Cliff Curtis e Lorenzo James Henrie), costretti a dare l'ultimo addio all'ex moglie e madre, e il dramma interiore degli altri personaggi, che stanno lentamente venendo a patti con la fine del mondo.

Ma l'unica ad avere un minimo di arco di maturazione all'interno dell'episodio è Alicia (Alycia Debnam-Carey), che intrattiene una conversazione radiofonica con un altro sopravvissuto – che potrebbe anche rappresentare una minaccia per il gruppo. Gli altri più che altro parlano della fine del mondo, esternano il concetto in maniera didascalica. E la tensione latita, non c'è quel senso di disperazione che avvolgeva tutte le prime stagioni di The Walking Dead. L'esempio più prossimo è la seconda stagione della serie madre, tutta ambientata in una fattoria e incentrata molto sulle relazioni e i dilemmi dei personaggi, eppure intrisa di un pathos che, finora, lo spin-off si sogna.



Davanti a noi ci sono altre quattordici puntate, più del doppio dell'intera prima stagione, e dunque la speranza è che d'ora in poi le cose si muovano più in fretta e la serie assuma un maggiore respiro, mostrandoci l'espandersi dell'epidemia che la serie originale saltava a pie' pari (perché Rick Grimes in questo stesso momento è in coma da qualche parte nei pressi di Atlanta). Staremo a vedere, ma questo inizio non ci ha esaltati.

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