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Due settimane per innamorarsi

Per la prima volta assieme sul grande schermo, Sandra Bullock e Hugh Grant in una commedia facile e divertente.

Due settimane

13.04.2005 - Autore: Giulia Villoresi
Scritto e diretto da Marc Lawrence Con Sandra Bullock, Hugh Grant e Alicia Witt   Il miliardario George Wade (Hugh Grant) è il volto pubblico di una delle più importanti società immobiliari di New York. Lucy Kelson è una brillante avvocatessa laureata ad Harvard che nonostante la nomea del suo mestiere coltiva in sé nobili ideali. È democratica, sobria, integra; esattamente tutto ciò che non è il miliardario. Il fratello di Gorge, Howard (David Haig), vero cervello dellazienda, dopo aver licenziato lennesima avvocatessa assunta da George, che di solito le assume belle ma incapaci, lo costringe finalmente a cercare un legale laureato in una università prestigiosa. Il casuale punto di incontro tra George e Lucy è il Community Center, riparo dei disadattati e dei poveri: George vuole demolirlo, Lucy vuole salvarlo. Ma alla fine Lucy finisce per lavorare per la società immobiliare, con la promessa che il Community Center non sarà toccato e che lei stessa potrà gestire i fondi destinati alla beneficenza.   Lucy comincia così a lavorare per il suo nemico, pensando che nonostante il sacrificio ideologico con il denaro che avrà a disposizione potrà fare del bene. Ma il problema si rivela un altro. Da lei non ci si aspetta solo che gestisca le relazioni finanziarie della Wade Corporation, ma anche che scelga le cravatte e i mobili di Gorge, che gestisca la sua vita amorosa, che si occupi passo passo di ogni istante della vita di quelluomo tanto ricco, e così poco autonomo. Ma Lucy si sottrae allinvadenza del suo boss e si licenzia. George, ovviamente, fa di tutto per fermarla perché ormai dipende interamente da lei; ma, che lui lo ammetta o no, cè unaltra ragione per cui è così riluttante a lasciar andare via Lucy. Lavvocatessa alla fine, esausta delle pressioni, torna a lavorare alla Wade con un compromesso: Gorge la lascerà libera solo quando la ragazza troverà un altro legale in grado di sostituirla. La candidata arriva: è bella, ambiziosa, si chiama June Carter (Alicia Witt) e nonostante le dubbie credenziali pare piacere molto a Gorge. Lucy si scopre inaspettatamente gelosa. Starà a uno dei due rivelare i propri sentimenti, ma pare che per la lucida avvocatessa e il manager immaturo non ci sia nulla di più complicato   Per la prima volta assieme sul grande schermo, Sandra Bullock e Hugh Grant. I due attori sembrano avere una perfetta affinità. La commedia che ne esce, nonostante non si distacchi in nessun modo dai classici schemi holywoodiani, è facile e divertente, come in quasi tutte le commedie sentimentali americane in cui si sorride molto ma non rimane nulla. A riassumere la trama, in fondo, basta il treiler. La figura dellavvocatessa socio-ambientalista che non si lascia travolgere dai giochi di potere e anzi riesce a redimere il manager ricco e spregiudicato dalla sua superficialità è un tema che tocca molto gli americani, tanto devoti al sorriso perbene di Julia Robert e al lieto fine sempre e comunque.   Hugh Grant è bravo, forse più della Bullock, anche se esprime meno energia della compagna. I suoi tempi sono perfetti, la sua recitazione è piena di sfumature e la sua comicità britannica non è mai frivola; la commedia gli si adatta come gli abiti classici con le spalle accentuate, omaggio intonato alle sue origini. Come ha detto lo stesso Grant: -Sono molto più bravo a recitare nelle commedie che nei film impegnati, dove mi trovo troppo noioso!-. Uno dei pregi di Two weeks notice è di mostrare finalmente dei luoghi che sembravano del tutto trascurati dalle cineprese americane: è lEast Side di NewYork, con i paesaggi di Coney Island, -Zone leggendarie- dice la Bullock -E che da tempo non si vedevano nei film-. Una carrellata sulle architetture completata da una sequenza in elicottero che mostra il Chrysler Building mentre George e Lucy ne discutono la storia. Ho provato una grande emozione osservando la scena- racconta la Bullock Ti fa pensare che dopo tutto quello che la città ha subito è ancora così forte e suggestiva.