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Dreamer

Sulla falsariga del successo inaspettato di "Seabiscuit", ecco arrivare sui nostri schermi un'altra storia di redenzione e rinascita legata metaforicamente alle vicende di un magnifico cavallo

Dreamer: Inspired by a True Story

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
Ben Crane (Kurt Russell) è un apprezzato allevatore di cavalli che però è ridotto in traballanti condizioni economiche, per cui è costretto a lavorare per il cinico Palmer (David Morse), impresario senza scrupoli ce fa correre i suoi migliori animali anche quando non sono in forma. E’ per questo motivo che la promessa Sonador si rompe una zampa durante una corsa: invece di abbattere l’animale, Crane decide di occuparsi di lui e di rimetterlo in sesto. Nel fare questo trova tutto l’appoggio da parte di sua figlia Cale (Dakota Fanning): la bambina infatti instaura da subito un rapporto speciale con la cavalla, alla cui guarigione dedica tutta se stessa. Strettasi intorno a Sonador, la famiglia Crane ritroverà l’unità perduta e soprattutto la voglia di lottare. Anche il padre di Ben, Pop (Kris Kristofferson), dopo molti anni di incomprensioni, alla fine deciderà insieme al figlio ed alla nipotina di provare a mettere nuovamente la giumenta in pista…

   

Pellicola di modesta qualità a livello di contenuti, “Dreamer” ha anche il difetto di una messa in scena a tratti sovraccarica, come ad esempio dimostrano le ridondanti musiche di John Debney. La ricerca continua dell’effetto melodrammatico a tratti sembra addirittura spasmodica, e ciò a scapito dell’equilibrio narrativo e della lucidità di realizzazione. Un film troppo “costruito” per commuovere, quindi impossibilitato ad esprimere sincerità.