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"Crociati"

Nonostante le polemiche, su Raiuno andrà in onda ugualmente "Crociati", la miniserie scritta da Andrea Porporati , una storia di battaglie sanguinose, amori ed erosimi per la conquista della Terra Santa.

Crociati

19.05.2009 - Autore: Adele de Gennaro
Incuranti delle critiche piovute a ridosso dellannunciata programmazione dei Crociati, i vertici Rai confermano la messa in onda dei Crociati, la miniserie in due parti scritta da Andrea Porporati e diretta da Dominique Othenin Girard che andrà in onda domenica 14 e lunedì 15 ottobre su Raiuno alle 20.50. Una grande coproduzione internazionale costata 14 miliardi e realizzata con notevoli sforzi produttivi: impossibile lasciarla chiusa a chiave in attesa di tempi migliori. Il coraggio che è mancato al sindaco di Cannes - che non ha esitato a cancellare lanteprima dei Crociati al Mipcom per evitare possibili incidenti e attentati è arrivato invece al direttore di Rai Fiction Stefano Munafò, assolutamente convinto dellopportunità di trasmettere in prima serata una storia di guerre sanguinose per la conquista della Terra Santa. The fiction must go on, in altre parole, e allora via con gli orrori della guerra per la conquista di Gerusalemme. Ad avallare loperazione è anche il presidente della Rai Zaccaria: Condivido in pieno la scelta di mandare in onda la miniserie in questo momemnto: è il miglior segno della nostra coerenza. Prodotto da Rai Fiction, Lux Vide di KirchMedia, il film in due puntate racconta la vicenda di tre giovani, un cattolico, un ebreo e un musulmano, i cui destini si incrociano durante un viaggio in Terra Santa nel 1099: è questo lo spunto per lanciare un invito alla pace e alla tolleranza nel rispetto di culture diverse. A precisare i motivi della messa in onda lo stesso Munafò. Faremmo tutti un grande errore se giudicassimo questo film solo attraverso la guerra a Bin Laden dichiara il direttore di Rai Fiction in quanto il film è stato girato nel 2000 e avevamo già deciso di mandarlo in onda ben prima dell11 settembre. Il film dimostra che è possibile la convineza fra le tre grandi religioni monoteiste che hanno ispirato la civiltà occidentale ed orientale, inoltre pensiamo che Crociati possa essere utile anche agli spettatori perché fornisce dei retroterra ai fatti che succedono oggi. Aggiunge Munafò: In questo caso è il passato che parla al presente, io credo che il messaggio etico-politico inserito in questo film resti valido. Anche Rai Fiction, dunque, si schiera sul filo del politically correct, nel tentativo di offrire motivi di riflessione sulla sfida dellintegrazione tra etnie diverse. Il kolossal, interpretato da attori italiani e tedeschi ben noti tra cui Alessandro Gassman, Armin Muelle Stahl, Barbora Bobulova e Fraco Nero, è stato scritto da Andrea Porporati (in passato ha già firmato le sceneggiature di Lamerica per il cinema e La Piovra 8 e 9 per la TV) con la consulenza dello storico Franco Cardini. La sfida interessante era riuscire a rendere la complessità di quel momento storico dice Porporati già evidente dal protagonista, Pietro, figlio di una cristiana e di un saraceno. Io non credo ai film con un messaggio, ma quello che vogliamo mostrare è da un lato la ripulsa della guerra, dallaltro la crescita che porta il confronto tra culture diverse. Anticipando possibili obiezioni alla ricostruzione storica di quel periodo, Cardini dichiara subito: Lerrore è il sale della verità, il compito del consulente è quello di ridurre gli errori al minimo. In ogni caso questo è solo un film, non un seminario di storia per cui è impossibile arrivare alla storia perfetta. Continua Cardini: Io spero che questo film aiuti a capire che la Prima Crociata fu il frutto di un caso e non una guerra di religione. E inutile fingere di credere alla tolleranza, piuttosto parliamo di conoscenza reciproca. La vera ugualglianza si raggiunge mantenendo la diversità, è questa la ricchezza più grande. E questo film non è solo una lezione di storia, seppure imperfetta, ma soprattutto di educazione civica, quello di cui oggi abbiamo maggior bisogno.            
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