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Cose di questo mondo

Il nuovo film del regista di "Go Now" e "Benvenuti a Sarajevo" è un road movie anomalo, un Keruak ribaltato in versione orientale.

Cose di questo mondo

12.04.2007 - Autore: Giulia Villoresi
Regia di: Michael Winterbottom Con: Jamal Udin Torabi, Enayatullah   Da un lontano villaggio del Pakistan fino a Londra, dall'oriente all'occidente: "Cose di questo mondo" racconta l'estenuante viaggio del piccolo Jamal e di suo cugino Enayatullah (rispettivamente Jamal Udin Toraci e Enayatullah ) alla volta dell'Occidente, del futuro, di una vita migliore. Attraverso l'Iran via Theran, poi Instambul, in traghetto fino a Trieste ed infine in treno ed in camion fino all'Inghilterra: queste le tappe ed i mezzi di fortuna di chi vuole emigrare e, non potendosi ovviamente permettere l'aereo, è costretto ad affidarsi a mercanti e contrabbandieri via terra, battendo l'antica via della Seta. Il nuovo film del regista di "Go Now" e "Benvenuti a Sarajevo" è un road movie anomalo, un Kerouac ribaltato in versione orientale, nel quale i veri protagonisti sono gli oggetti ed il paesaggio che variano lentamente con l'avvicinarsi all'Europa. La storia personale dei due affiatati cugini diventa sempre più la storia di ogni emigrante pakistano e lentamente sfuma e lascia il posto alle cose di questo mondo: agli oggetti occidentali, sedie di plastica bianche, un wolkman, un'automobile Toyota, piccoli tesori argentei e luccicanti che sembrano pietre preziose nel rosso deserto dell'Iran. Le meraviglie tecnologiche del nostro mondo stentano ad inserirsi nel paesaggio dei poeti del deserto ma con l'andare avanti del viaggio trovano il loro posto in una realtà che piano piano diventa sempre più Europea. Questo inesorabile processo di occidentalizzazione del viaggio scuote e penetra la mente ed i pensieri di Jamal che, mentre in Pakistan commentava le montagne e si chiedeva scherzosamente come nei tempi antichi fosse un giorno nata la musica, si ritrova senza neanche saper come in Inghilterra a raccontare una barzelletta su un orologio rotto. Inevitabilmente le promesse degli oggetti deludono ed infine l'occidente dei tesori si rivela un mondo sporco, caotico, rumoroso, senza sorrisi e senza musica, ma soprattutto tragicamente reale. Nel ripensare alla propria terra Jamal rimane turbato da una civiltà che ha perso i tempi della riflessione e della preghiera, nel quale il vuoto lasciato dalla metafisica e dalla poesia gli appare incolmabile. "Cose di questo mondo", concepito prima della tragedia delle Torri Gemelle, vince meritatamente l'Orso d'oro al Festival di Berlino. Winterbottom trionfa con un film onesto e profondo dai tempi lenti tipici della civiltà Islamica ma che evita sapientemente ogni genere di autocompiacimento o sentimentalismo e non cede ad alcuna velleità da emulazione del cinema Orientale.