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Come farsi lasciare in 10 giorni

Ideato, strutturato, scritto e diretto tenendo sempre presente grande tradizione della commedia americana classica, "Come Farsi Lasciare in 10 Giorni" non riesce però a mantenere per tutta la durata del film le frizzanti premesse della prima mezz'ora.

Come farsi lasciare in 10 giorni

30.04.2003 - Autore: Adriano Ercolani
Di Donald Petrie; con Kate Hudson e Matthew McConaughey   La giovane e spigliata giornalista Andie Anderson (Kate Hudson) sogna di poter un giorno scrivere di temi importanti ed impegnativi; per il momento però è costretta a scrivere di costume per "Composure Magazine". Quando il suo capo le assegna un pezzo assai bizzarro, lei non può che accettare: deve compilare la lista delle 10 cose che le donne involontariamente fanno per farsi lasciare dagli uomini. A questo punto ad Andie non resta che cercare un ignaro candidato con cui mettersi per poi farsi abbandonare. La scelta ricade sull'aitante Benjamin Barry (Matthew McConaughey), pubblicitario che si presta al gioco anche lui con qualcosa da nascondere: ha infatti scommesso con delle colleghe rivali che riuscirà a far innamorare u a ragazza per ottenere un'importante cliente. Inizia così la storia tra Ben e Andie, all'insegna di attrazione e di comiche incomprensioni.   Ideato, strutturato, scritto e diretto tenendo sempre presente grande tradizione della commedia americana classica, "Come Farsi Lasciare in 10 Giorni" non riesce però a mantenere per tutta la durata del film le frizzanti premesse della prima mezz'ora. Ad uno spunto apparentemente divertente, che il regista e gli sceneggiatori valorizzano in pieno nel primo tempo, segue una seconda parte in cui tutto lo snodo narrativo diventa ovvio e ripetitivo, vanificando tutto quello che di buono si era visto in precedenza. Peccato, perché la coppia Hudson-McConaughey nella pellicola ha funzionato a meraviglia, prestando interpretazioni ariose ed una stupefac3nde fisicità ai rispettivi personaggi. La figlia di Goldie Hawn in particolare sembra avere ereditato dalla madre un istinto innato per la commedia, come aveva già splendidamente confermato nel delizioso "Quasi Famosi". Pur non memorabile dal punto di vista estetico, il film possiede la regia sicura di chi sa come padroneggiare la commedia anche senza bisogno di particolari colpi d'ala. Tutto sommato il film si gusta con delicato piacere, e se ne va vacuo ed innocuo appena finiti i titoli di coda; a conti fatti perciò rimane un po' l'amaro in bocca, soprattutto per aver perso l'occasione di regalare al pubblico una commedia capace di intrigarlo, divertirlo, commuoverlo e solleticarne l'intelligenza ed il gusto. Le premesse c'erano tutte, ma la fiacchezza della sceneggiatura non ha consentito alla storia di elevarsi oltre il compitino ben fatto, capace di non annoiare ma impossibilitato ad entusiasmare che guarda. Peccato, perché in particolar modo i due attori avrebbero meritato parti molto più consistenti, che valorizzassero ancor di più le rispettive capacità istrioniche. Noi comunque siamo sempre più fan della bella e brava Kate Hudson, ninfa felina e già consumata caratterista.