Se lo apostrofate con il nome di Virginio probabilmente non si volterà mai a rispondere al vostro saluto. Al contrario, chiamandolo Gerry, o ancora meglio zio Gerry, vi offrirà in cambio la sua risata bonaria. Il 7 agosto Gerry Scotti, all’anagrafe Virginio Scotti, compie 60 anni. Nato nel 1956 a Camporinaldo, frazione del comune di Miradolo Terme in provincia di Pavia, è il figlio di una casalinga e di un operaio impiegato alle rotative del Corriere della Sera. Nella formazione professionale dei primi anni di Gerry Scotti c’è tanta esperienza come deejay in emittenti locali. Lavora prima a Radio Hinterland Milano2 e successivamente a NovaRadio.
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A fine anni Settanta è a Radio Milano International. La svolta avviene nel 1982, quando viene chiamato da Claudio Cecchetto a Radio Deejay, collaborazione grazie alla quale approda anche in televisione l'anno seguente con DeeJay Television, la prima trasmissione tv a mandare in onda videoclip musicali. Il contatto con il mondo della TV è repentino. Da lì prenderà vita un rapporto di amore che non smette ancora oggi di intrattenere gli spettatori. Scotti spicca il volo negli anni ’80 con programmi culto come Candid Camera Show e Festivalbar.
Negli anni ’90 invece, 1999 debutta in un nuovo quiz della fascia preserale, chiamato Passaparola, e torna a Striscia La Notizia, accanto a Gene Gnocchi. Celebre l’episodio che lo vede nella prima puntata del tg satirico sfondare il bancone della scenografia saltando su di esso. Negli anni successivi il successo di Passaparola è forte; e Gerry, è il padrone di casa ideale per il quiz show più ludico. Piace del suo stile di conduzione la leggerezza, la verve, ma anche la serietà professionale. Suo il merito di aver condotto con grande seguito di pubblico il format internazionale Chi vuol essere miliardario?, a partire dal 2001.
Nella scorsa stagione televisiva appena conclusasi è tornato invece alla fascia preserale di Canale 5 con la seconda edizione di Caduta libera. Di nuovo vicino alle famiglie, agli italiani, che da più di trent’anni ccontinuano a chiamarlo affettuosamente zio Gerry.
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