NOTIZIE

Anything Else

I soliti tic e le solite nevrosi, le solite battute fulminanti, il solito ingarbugliarsi del pensiero e i soliti temi. Ma la verve di Woody Allen è fresca, la mano sapiente ed agile, le intenzioni brillanti.

Anything else

12.04.2007 - Autore: Leonardo Godano e Matteo Nucci
Novità in casa Allen. Woody non è protagonista assoluto. Compare nel film per un terzo della sua lunghezza e lascia spazio al suo giovane alter-ego. Quando compare, però, la sa lunga e la spiega dettagliatamente e, soprattutto, non si fa mettere i piedi in testa. Se due energumeni rissosi e tracotanti gli rubano il posto che aspettava di occupare con la sua scintillante decappottabile rossa, Woody preferisce non far finta di nulla come sempre, tentando di convincersi che in qualche modo, da qualche parte, ci sarà la possibilità di pareggiare i conti. No. Niente più sopportazioni. Agire subito.   È un Woody Allen di qualità quello che ha incantato Venezia all'apertura del sessantesimo Festival. Ci sono i soliti tic e le solite nevrosi, le solite battute fulminanti, il solito ingarbugliarsi del pensiero e i soliti temi. Ma la verve è fresca, la mano sapiente ed agile, le intenzioni brillanti. Jerry Falk (Jason Biggs) è il giovane scrittore di gag che il 'vecchio' Allen prende in simpatia cominciando a dispensare consigli. Biggs - ottimo davvero ha numerosi problemi, fragilità, fobie. Il solito psicanalista non lo aiuta affatto, con i suoi desideri di interpretare sogni e indagare questioni che al giovane non interessano per nulla. Se la psicanalisi decreta il proprio fallimento, c'è però una New York che accompagna e culla pazientemente, come una madre affezionata ai propri figli.   Solare, fresca, rigogliosa, NY segue la storia del giovane Falk che entra in crisi per una donna piuttosto particolare, diversa da tutte le altre, semplicemente Amanda. Capricciosa, bugiarda, impertinente, sensuale, tenera eppoi prepotente, Amanda (Christina Ricci) è un fiume in piena e figuriamoci se può lasciarla il povero Jerry che non è mai riuscito a lasciarne una. Amanda lo accantona sessualmente, invitandolo ad aspettare. Non lo sta tradendo, del resto e se proprio è costretta ad ammetterlo la ragione dovrebbe toglierle ogni colpa: "Ti ho tradito ma solo a scopo terapeutico. In fondo l'ho fatto per te: volevo vedere se sono ancora capace di avere orgasmi multipli".   Se la vita, come dice serafico uno dei mille tassisti di NY, "è come tutto il resto", "like anything else", anche Woody Allen ha però trovato la sua maniera per tranquillizzarsi. Dare tranquillità agli altri. Al suo giovane, cui propone kit di sopravvivenza e fucili per difendersi legittimamente. Al suo 'seguace', cui propone di lavorare insieme e crearsi, altrove, un'altra semplicissima vita. Ma partirà, finalmente, Allen? Abbandonerà l'amata NY? O resterà nvece a casa? La risposta dell'uomo è chiara. Si resta a casa a fare film di sempre, che continuano a far ridere come sempre, capaci di trovare ancora nuova linfa, pronti a sedurre ancora una volta, tra lezioni leggere sull'antisemitismo e fenomenali sceneggiature dei quotidiani battibecchi.  
FILM E PERSONE