Amazing History

A distanza di un anno torna su Raitre il mondo affascinante di Amazing History. Il format, che è stato definito “edutainment” (dalla fusione dei due termini educational ed entertainment) spiega la storia in modo letteralmente “straordinario” ed è studiato con cura per invogliare i piccoli (e i grandi) telespettatori ad approfondirla. Ne sono protagonisti personaggi in carne ed ossa e cartoons: il professor Felix Copperpotsky (lo scienziato per antonomasia) che fa un po’ da tutor, il marziano Mr Chan, pupazzo animato manualmente,  la pecorella Betty e il suo gregge (Betty the Sheep and her girlfriends, nella versione inglese) il cui compito principale è quello di ‘disturbare’ le lezioni. Betty interviene molto spesso con quiz, balletti, e chi più ne ha più ne metta.

Una caterva di dati e di nozioni da registrare a memoria? Con l’aiuto dei nostri protagonisti e di un linguaggio ironico e divertente, scopriremo che in realtà lo studio della storia può essere davvero avvincente. Fino a tutto il mese di agosto, l’appuntamento è dal lunedì al venerdì alle ore 15.00. Ogni episodio è realizzato in esterni (Italia, Olanda, Giappone e Romania) e in studio, facendo ampio uso di computer grafica e di animazioni virtuali in 3D. La prima serie, costituita da 65 episodi da 15 minuti ciascuno, ci guida in un viaggio attraverso il tempo: dagli albori, precisamente dai tempi delle antiche civiltà (greca, romana, ma anche cinese, maya, e simili) fino al medioevo, precisamente alle crociate. La seconda serie, prevista nel progetto, ci condurrà fino ai nostri giorni.

Realizzata con la formula del documentario mista ad animazione la serie “Amazing History” ideata e scritta da Aldo Zappalà e diretta da Marco Stefani, è stata coprodotta nel 2004 da i Lumiq Studios di Torino, Rai Tre, RaiSat, in collaborazione con Village Doc & Films di Roma, e distribuita nel mondo da Rai Trade. Il format ha riscosso un incredibile successo negli ultimi mercati televisivi internazionali quali Cannes, Milano e Shangai, dove il prodotto “edutaiment” di successo era fino ad oggi ad esclusivo appannaggio dei broadcaster e produttori americani ed anglosassoni.