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1992: Tangentopoli rivive in TV nella serie Sky prodotta da Accorsi

Sky e Wildside immaginano sei personaggi sullo sfondo degli eventi che cambiarono l'Italia. La serie in anteprima a Berlino

1992

10.02.2015 - Autore: Marco Triolo
Era il 17 febbraio 1992 quando, con l'arresto di Mario Chiesta, presidente del Pio Albergo Trivulzio, prese il via Tangentopoli, una catena di eventi che avrebbe cambiato per sempre il volto della politica italiana, chiudendo la “Prima Repubblica” e dando il là alla discesa in campo di Silvio Berlusconi. Ora quell'epoca travagliata sta per rivivere in una serie TV prodotta da Wildside per Sky, che debutterà il 24 marzo in contemporanea in cinque paesi: Italia, Inghilterra, Germania, Irlanda e Austria, oltre a essere presentata in anteprima al Festival di Berlino.

1992, questo il titolo, è composta da dieci episodi che andranno in onda in contemporanea su Sky Atlantic HD e Sky Cinema 1 HD. Alla regia troviamo Giuseppe Gagliardi, autore di Tatanka, mentre alla produzione c'è Stefano Accorsi, da cui è partita l'idea per la serie. Accorsi sarà anche uno dei protagonisti nel ruolo di Leonardo Notte, un uomo di marketing con un misterioso passato che riaffiora nel momento in cui gli eventi del 1992 gli offrono l'occasione professionale di una vita. Il resto del cast include Guido Caprino, Domenico Diele, Miriam Leone, Tea Falco e Alessandro Roja. Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo hanno curato le sceneggiature.

1992, la prima serie ad affrontare le vicende che 23 anni fa sconvolsero il Paese, offre un accurato affresco d’epoca, realizzato attraverso una ricostruzione quasi maniacale di gusti, colori, abiti, stili di vita di quegli anni di crisi, in cui interagiscono personaggi immaginari con i protagonisti e le ‘’vittime’’ che il 1992 portò alla ribalta della cronaca, presentati qui, grazie a una scelta coraggiosa quanto inedita, con i loro veri nomi e cognomi. Antonio Di Pietro, Piercamillo Davigo, Gherardo Colombo, Giovanni Falcone, ma anche il leader referendario Mario Segni, il leghista Formentini, Umberto Bossi, rivivono nell’interpretazione di attori che sullo sfondo ne riconsegnano i modi, il linguaggio, in alcuni casi persino le esatte frasi, oltre all’aspetto. Tutti personaggi che determineranno il futuro del paese. Sullo sfondo appare anche Silvio Berlusconi con due suoi discorsi pubblici in cui parlò del futuro dell’Italia con una visione basata sull’ottimismo e sulla speranza.

I personaggi al centro della storia non sono poi così lontani dalle vicende di Tangentopoli. In una Milano non più “da bere” per i morsi della crisi, si muovono queste sei persone comuni, uomini nuovi chiamati a scrivere questo Italian Tabloid sulle pagine ancora bianche della Seconda Repubblica. Le loro storie personali, dapprima sullo sfondo, diventano via via sempre più centrali nella trama. Intanto, tutto intorno, si snodano i momenti chiave di quell’anno: le inchieste sempre più incalzanti, il crollo dell’impunità di politici e imprenditori, le logiche che avevano regolato quel mondo. E poi l'avanzata impetuosa della Lega Nord, i suicidi degli imprenditori travolti dall’inchiesta, gli attentati a Falcone e Borsellino e l’avvicinarsi di Mani Pulite ai nomi eccellenti, come Bettino Craxi.

Alcuni di questi argomenti sono stati trattati marginalmente nella seconda stagione di Romanzo criminale. Insieme, queste due serie potrebbero costituire un affresco, come si diceva, mai tentato prima sulla storia italiana recente, quella pubblica e quella nascosta. Non resta che attendere il 24 marzo per scoprire se sarà così.