NOTIZIE

Antonella Elia, la maternità resta un sogno

Una presa di coscienza dolorosa per la sempre molto chiacchierata showgirl

22.11.2014 - Autore: Mattia Pasquini
Di lei si è detto di tutto, da tempo. Dagli inizi come valletta di Corrado alla Corrida e i primi balletti del Non è la Rai condotto da Enrica Bonaccorti alle estemporanee esternazioni su twitter sui profili di attori famosi come Leonardo DiCaprio o Tom Cruise, Antonella Elia è sempre rimasto un personaggio televisivo capace di far parlare di se'. Anche con un pizzico di malignita' o derisione, forse. Ma l'attrice e conduttrice torinese non sembra curarsene.

Quel che sembra starle a cuore è invece ben altro, come la sua recente partecipazione alla trasmissione di Canale 5 Verissimo ha reso evidente. La bionda valletta di Superbrain (programma Rai in cui è apparsa l'anno scorso) ha infatto voluto condividere con il pubblico del salotto di Mediaset di Silvia Toffanin una personale frustrazione e un dolore con il quale ormai sa di dover convivere, quello della rinuncia all'esperienza della maternità.

"Per fare un figlio bisogna avere l’età giusta, io sono grande, e poi è necessario avere questo desiderio di maternità fortissimo per passare sopra quello che bisogna affrontare, e io non ce l’ho", ha confidato l'ospite, particolarmente emozionata. "Non mi sento in grado di adottare un bambino perché bisogna nascerci con questo profondo desiderio di crearsi una famiglia - ha continuato. - Vivo il mio desiderio di maternità come un sogno, un po’ come sposarsi con l’abito bianco. Credo fermamente che una madre debba essere giovane. Scusatemi, mi vergogno perché mi sto commuovendo ma per me questo è un tema molto toccante".

A 51 anni, la Elia sembra esser quindi rassegnata a uno stato di cose che non tutti accettano con la stessa consapevolezza e lucidita'. "Si tratta di una mia opinione, poi se donne adulte decidono di avere un figlio comunque, sono sicura che affronteranno il compito nel migliore dei modi", ha voluto aggiungere per chiarire meglio il proprio pensiero e il fatto che nella sua 'confessione' non ci fosse nessuna critica per chi sceglie di operare in altra maniera.
FILM E PERSONE