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"Vorrei che Harry fosse morto", firmato Daniel Radcliffe

Impegnatissimo su piu' fronti l'ex maghetto si confessa a Variety, ma una porta resta (mezza) aperta…

Daniel Radcliffe in What If<br>

31.07.2014 - Autore: Mattia Pasquini
"Ogni volta che scrive qualcosa, penso 'Oh NO!'…". E' incredibilmente Daniel Radcliffe ad ammetterlo, riferendosi a J.K. Rowling, autrice inglese cui si deve la saga di Harry Potter che, di fatto, ha reso famoso l'attore e fatto la sua fortuna. Impossibile non pensare alla recente notizia che la fatidica quanto temibile 'Lei' fosse tornata a scrivere del maghetto e dei suoi compagni - invecchiati - di Hogwarts, seppur in un breve articolo apparso online. Una delle - sebbene rare - occasioni nelle quali la stampa tutta puo' scatenarsi intorno all'ex protagonista degli otto film causandogli un discreto mal di testa (anche se al Comic-Con di San Diego lo stesso interprete sembrava possibilista sull'accettare di tornare in scena per una eventuale trasposizione).

In un certo senso, e' pero' comprensibile che il 'povero' Daniel possa rimpiangere che l'ultimo Harry Potter e i Doni della Morte non si sia concluso in maniera diversa. Con la dipartita del giovane eroe. "A causa della profezia di Lord Voldemort", quasi si giustifica Radcliffe che ricorda: "pensavo 'come riuscira' a venirne fuori?'". La domanda - posta nel 2007 alla stessa Rowling, quando lo raggiunse a Londra per vederlo recitare nel controverso Equus - ormai e' diventata superflua, e lo stesso 'fu Harry' ricorda "Per un attore, cos'altro si può desiderare di più? Hai una scena di morte - e altro tempo sullo schermo".

Dal 2011 a oggi Radcliffe ha fatto molto per allontanarsi dal ruolo che l'ha accompagnato per dieci anni. Da The Woman in Black di James Watkins a The F Word di Michael Dowse, passando per Giovani ribelli - Kill Your Darlings (2013) e l'horror Horns di Alexandre Aja, fino al prossimo What If, commedia romantica che la CBS Films distribuira' negli States a partire dall'8 agosto e ce lo mostrera' nei panni di uno studente di medicina innamorato.

"Non posso immaginare un insieme di circostanze per cui lo interpreterei di nuovo", ha dichiarato a Variety, aggiungendo pero' che "forse c'e' una possibilita'". Probabimente continuera' a schivare le proposte degli Studios ad apparire in eventi 'Potteriani', magari legati alle nuove attrazioni a tema di importanti parchi di divertimenti, anche se "saro' sempre incredibilmente orgoglioso di quei film". Oggi, pero', Radcliffe ammette di sentirsi "come se dovessi tirare una linea ". Una linea che potrebbe essere superata passando dietro la macchina da presa, magari; come ipotizzava la lettera di una fan orientale che suggeriva al suo beniamino di dirigere un giorno un remake dei 'suoi' stessi film.