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Von Trier attacca Refn: "Un opportunista nel senso più spiacevole del termine"

Prosegue lo scontro che ha avuto inizio nel 2011 in occasione della ormai celebre conferenza di Melancholia a Cannes

26.04.2017 - Autore: Pierpaolo Festa (Nexta)
Lars Von Trier ha riacceso la faida che da anni va avanti con il regista Nicolas Winding Refn. I due autori danesi, un tempo amici, si sono scontrati in seguito alle dichiarazioni provocatorie di Von Trier alla conferenza stampa di Melancholia che ha avuto luogo al Festival di Cannes nel 2011.

Refn, presente alla stessa edizione del Festival con il cult Drive, aveva commentato le parole di Von Trier in questo modo: "Lars sta invecchiando e il suo humour è ormai stancante". Quello è stato il primo "pugno" della lite. Adesso Von Trier, nel corso di un'intervista al magazine danese Soundvenue, è tornato ad attaccare il collega definendolo: "un opportunista nel significato più spiacevole del termine" 
 
"Non ha potuto salvarmi dalla sofferenza eterna" - ha detto il regista di Nymphomaniac, riferendosi a come Refn non abbia mosso un dito per aiutarlo dopo quella terribile conferenza di Cannes in cui ha scherzato un po' troppo su Hitler. Decisamente troppo. "Nicolas ha tenuto una conferenza stampa a Cannes il giorno seguente... lo stesso anno del caso Hitler. Avrebbe potuto dire: 'Lars è un idiota. Fa brutti film. Ma non è un nazista. Lo conosco da tantissimi anni'. E invece ci ho messo quasi tre anni a sfuggire alla polizia francese!".
 
Von Trier ha anche rivelato di non seguire la carriera di Refn: "Non ho visto i suoi film. Sì, mi è piaciuto il primo Pusher. Certamente Nicolas ha talento". A questo punto è solo questione di tempo prima che l'altro regista risponda alle ultime dichiarazioni. 
 
Lars Von Trier è attualmente al lavoro su The House That Jack Built, progetto incentrato su un serial killer che sarà interpretato da Matt Dillon. Il film dovrebbe segnare il suo ritorno a Cannes nel 2018. 

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