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Vita di Pi - La nostra recensione

Ang Lee fonde live action e computer graphic con risultati rivoluzionari

Vita di Pi - Suraj Sharma

19.12.2012 - Autore: Marco Triolo
Bisogna davvero sforzarsi per distinguere la realtà dalla finzione in Vita di Pi, il nuovo film di Ang Lee basato sul romanzo omonimo di Yann Martel. E questo è un pregio non da poco: in tempi di 48 fotogrammi al secondo – nella nostra recensione de Lo Hobbit abbiamo scritto che il nuovo formato rende credibile finalmente la CGI – Lee confeziona un film nei canonici 24 fotogrammi in cui è impossibile capire quando Richard Parker, la tigre protagonista, è vera o ricreata in digitale.

Vita di Pi recensione Ang Lee - Suraj Sharma

La premessa di Vita di Pi preannuncia un film surreale: dopo un naufragio, un ragazzo si ritrova sperduto nell'oceano su una scialuppa di salvataggio in compagnia di una tigre, un orango, una iena e una zebra. Ma non aspettatevi animali parlanti e buoni sentimenti stile Disney, anzi: il tono è quasi realistico – “quasi” perché, dai, come può essere totalmente reale un racconto di questo genere? Specialmente nella seconda parte, Lee si avventura in territori fantastici per affrontare di petto il tema che sottende l'intera opera, ovvero il rapporto di amore/odio tra uomo e natura.

Il regista ha trovato nel giovane Suraj Sharma un protagonista perfetto, dallo sguardo innocente e soprattutto bravissimo nell'affrontare un ruolo che gli impone di recitare davanti a uno schermo verde e interagire con una pallina da tennis, il tutto al suo primo ruolo. Co-protagonista è la già citata tigre, un miracolo tecnologico impressionante. Come impressionante è la cura spesa nel darle una personalità senza “umanizzarla”: a chi pensa che, uscendo dalla sala, dirà “Certo che l'hanno davvero resa umana”, rispondiamo subito no, non è così. La tigre è e resta un animale, non ragiona come un uomo e non è questo il punto del film.

Vita di Pi recensione Ang Lee - Una scena del film

Vita di Pi, nel complesso, è una sorta di Castaway incontra Forrest Gump con una specie di twist finale che non è realmente un twist. Narrativamente non è nulla di entusiasmante: è precisamente la messa in scena a trasformarlo in un film affascinante. Perfetto anche per le Feste, al posto di tante commedie in uscita in questo periodo.

Vita di Pi, in uscita il 20 dicembre, è distribuito in Italia da 20th Century Fox. Qui il trailer.