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Venezia: I baci mai dati vince il Premio Brian

Va alla disincantata commedia di Roberta Torre il premio assegnato dall'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti.

I baci mai dati - Carla Marchese

10.09.2010 - Autore: Nexta
Il “Premio Brian”, alla sua quinta edizione, viene quest’anno attribuito al film “I baci mai dati” della regista Roberta Torre. Con uno sguardo disincantato e notevole umorismo, il film di Roberta Torre mostra la “generazione spontanea” di un miracolo: la boutade di una ragazzina; l’immediata risposta di un’umanità bisognosa e scontenta; lo sfruttamento e l’avvio artigianale di un business del sacro; la complicità e la debolezza dei rappresentanti della chiesa. Elementi di una vera e propria trappola sociale cui non è facile sottrarsi. La vicenda si conclude con un “vero miracolo”, che tuttavia sembra aver poco a che fare con metafisici interventi divini, molto con l’affettività terrena e l’umana empatia.

Messo in palio dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR), il “Premio Brian” (dal titolo del film satirico dei Monty PythonBrian di Nazareth”) viene attribuito a “un film che evidenzi ed esalti i valori dal laicismo, cioè la razionalità, il rispetto dei diritti umani, la democrazia, il pluralismo, la valorizzazione delle individualità, le libertà di coscienza, di espressione e di ricerca, il principio di pari opportunità nelle istituzioni pubbliche per tutti i cittadini, senza le frequenti distinzioni basate sul sesso, sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale, sulle concezioni filosofiche o religiose”.