Un Indiana Jones in gonnella per Luc Besson

Dopo cinque anni e due film d'animazione (il ciclo di Arthur e i Minimei), Luc Besson torna al live action con Adèle e l'enigma del faraone, spettacolare avventura ambientata agli inizi del Novecento e tratta da una serie a fumetti creata nel 1976 dall'autore francese Jacques Tardi. Tra La mummia, Indiana Jones e Tomb Raider, il film racconta le avventure di Adèle Blanc-Sec, scrittrice e avventuriera che nella Francia del 1912 sventa un complotto legato a filo doppio con la resurrezione di un faraone egizio e la fuga di uno pterodattilo dal museo del Jardin des Plantes.

Besson pesca a piene mani dai suddetti riferimenti, ma anche dal romanzo d'appendice, e sembra divertirsi tanto quanto il (se non ancora di più del) suo pubblico. Allo stesso tempo, prosegue nel suo cinema dal ritmo americano ma di innegabile fattura europea, e si innesta nell'attuale trend dei cinecomics adattando un graphic novel molto popolare in Francia. La missione più difficile per Besson è stata convincere Tardi: “La storia ha suscitato l'interesse di registi americani e giapponesi, che però volevano allontanarsi dal fumetto. Io, al contrario, ero innamorato dell'Adèle dei fumetti. Ho impiegato due anni per convincere Tardi a concedermi la mano di sua figlia”. A colpirlo del personaggio è stata la sua libertà: “Nel 1912, in Francia, le donne non potevano votare, fare sport, bere o fumare. Adèle invece fuma in bagno, beve e tratta male le persone: è la prima donna libera del secolo”.

Nel cast, oltre alla protagonista Louise Bourgoin (vista in Il piccolo Nicolas e i suoi genitori), vedremo un irriconoscibile Mathieu Amalric (Quantum of Solace), in un ruolo che ricorda molto il Toht de I predatori dell'arca perduta.

 

Adèle e l'enigma del faraone uscirà nei cinema italiani il 15 ottobre, distribuito da Medusa.