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Un fascino di settantuno anni

Omar Sharif è ora il ritratto di una star che ha riscoperto una nuova luce, e dopo essere stato premiato alla mostra di Venezia con il Leone D'oro alla carriera, il suo nome è tornato sulla bocca di tutti, anche perché di attori così ce ne sono rimasti ben pochi.

Omar Sharif

12.04.2007 - Autore: Claudia Panichi
Ha settantuno anni, ma il suo raffinato charme e quell'inconfondibile sguardo a metà tra il melanconico e seduttore non pare voler confermare la sua età anagrafica. Nel cinema fu il leggendario sceicco Laurence D'arabia, che con il suo sguardo magnetico conquistò pubblico e fama internazionale, e poi l'indimenticabile Yuri Zivago, il dottore che si fece morire d'amore tanto era grande il sentimento verso la sua amata Lara. Ora è un fascinoso signore maturo che i capelli bianchi rendono ancora più interessante e aristocraticamente gentiluomo. Omar Sharif è ora il ritratto di una star che ha riscoperto una nuova luce, e dopo essere stato premiato alla mostra di Venezia con il Leone D'oro alla carriera, il suo nome è tornato sulla bocca di tutti, anche perché di attori così ce ne sono rimasti ben pochi. Perfettamente immerso nel ruolo di un vecchio negoziante di alimentari musulmano, in "Monsieur Ibrahim e i Fiori del Corano" riesce a trasmettere a un giovane ebreo totalmente abbandonato a se stesso che abita in un quartiere povero parigino la voglia di giocare e di vivere. E l'amore per se stesso. Ma il vecchio arabo non solo riuscirà a trasmettere semplici ma importanti valori al giovane Momo, ma altresì riscoprirà se stesso e la gioia di comunicare. Una piccola grande storia che Omar Sharif ha saputo calzare a pennello e col cuore, come tutti i ruoli che nel passato ha interpretato. Con un passato da grande rubacuori è conosciuto però anche come un magnifico solitario, amante del gioco d'azzardo e poco incline allo strapresenzialismo. Non per nulla scelse già all'epoca del grande successo di vivere in Europa piuttosto che ad Hollywood, dove secondo lui c'era "ben poco da vedere". Si definisce infatti un amante della bellezza e per questo vive da molti anni a Parigi, vicino a Faubourg Saint' Honore, ma la sua dimora non è, come tutti si aspetterebbero, una casa lussuosa, bensì una camera di albergo. Il signor Sharif infatti odia stare in casa, adora essere in mezzo alla gente e vivere al di fuori degli schemi. Vivendo in un Hotel può così scegliere ogni giorno di andare a mangiare dove preferisce, o di dedicarsi ad una piacevole lettura in uno dei parchi della sua città. E i soldi? Ammette di averne sperperati forse troppi al gioco, e di spenderli anche troppo facilmente, ma di sicuro non ne vuole essere vittima. Con un divorzio alle spalle e un figlio che adora, ha al suo attivo oltre 80 film, come "Funny Girl" seguito poi da "Funny Lady"al fianco di Barbra Streisand, con cui ebbe un'intensa relazione. Ora si dichiara single e ammette che l'unica donna che ha amato veramente fu Fatima, famosa attrice del Medio Oriente che sposò nel 1955 quando ancora viveva in Egitto. Fresco di questa seconda giovinezza artistica lo rivedremo al fianco di Viggo Mortensen in "Hidalgo", una grande produzione americana. Aspettiamo questa nuova performance, ma di sicuro sarà sempre lo sceicco Laurence e il dottor Divago a fare la storia del cinema e di questo eccezionale personaggio.
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