NOTIZIE

Tutti i riflettori per Megan!

E' finalmente la settimana di "Jennifer's Body": impossibile resistere alla Fox. A ruota, Will Ferrell, un bell'esordio italiano e il dramma francese

Jennifer's Body - Megan Fox

11.12.2009 - Autore: Andrea D'Addio
Facile ormai confondersi: tante sono state ovunque le anticipazioni e le immagini su “Jennifer’s Body” che ormai il titolo del film sembra ormai essere diventato un semplice sinonimo di Megan Fox. Siamo però arrivati al traguardo: il film è finalmente nelle sale. Scritto dal premio Oscar (per “Juno”) Diablo Cody e diretto da un’altra donna, l’americana di origini giapponesi Karyn Kusama, “Jennifer’s body” è probabilmente il film più femminile degli ultimi anni e allo stesso tempo diretto più che ami al pubblico maschile. Il bisogno di sangue ricco di testosterone di una Megan Fox posseduta da un demone, il bacio saffico tra le due protagoniste (c’è anche Amanda Seyfried) , tanti elementi per una favola horror più che mai velata di erotismo.  Ben confezionato, non banale, non delude le attese.

Jennifer's Body

Will Ferrell è il protagonista di “Land of the Lost”, commedia fantastica diretta dal bravo regista Brad Silberling (“City of Angels”, “Casper”, "Lemony Snicket: una serie di sfortunati eventi”). Peccato che stavolta l’addizione buon attore+buon regista non dia grandi frutti e ci si trovi di fronte ad una pellicola di livello medio che non eccelle né per la comicità né per gli effetti speciali. Protagonisti sono un archeologo, la sua assistente ed un malcapitato custode del luna park che si ritrovano risucchiati in un vortice spazio-temporale dove dinosauri e umani vivono assieme. Non un brutto film, semplicemente nulla di che.

Land of the Lost - Will Ferrell

Da segnalare è invece il bell’esordio alla regia di Valerio Mieli che con “Dieci inverni” racconta la storia di una relazione che negli anni si trasformerà periodicamente da amicizia ad amore. Protagonisti sono Isabella Ragonese e Michele Riondino. Dramma e romanticismo. A Venezia, lo scorso settembre, in molti lo hanno reputato il miglio film italiano del Festival.

Dieci Inverni

Welcome” di Philippe Lioret fu presentato con un discreto successo all’ultimo Festival di Berlino. A noi di Film.it non piacque particolarmente, ma è indubbio che si tratta di una storia interessante. Un diciassettenne curdo irakeno si ritrova in Europa per un viaggio che lo traumatizzerà tanto quanto lo farà diventare adulto. Può essere un’alternativa da prendere in considerazione all’interno del grande calderone dei film prenatalizi. 

Welcome