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Trailer: il mito di Maria Callas raccontato in L'isola di Medea

Attesa Premiere al Filmfestival di Atene per il documentario di Sergio Naitza sul rapporto con Pasolini creatosi sul set del film del 1969.

Maria Callas e Pier Paolo Pasolini

Maria Callas e Pier Paolo Pasolini

28.09.2017 - Autore: La redazione (Nexta)
Il mondo ne ha da poco celebrato la figura, in occasione del quarantesimo anniversario della sua morte (avvenuta il 16 settembre 1977 a Parigi, ufficialmente per arresto cardiaco), ma quella di Maria Callas rimane un'icona dal magnetismo e dalla forza che sopravvive al tempo. Una cantante eternata dalla sua arte, che al cinema abbiamo continuato a vedere impersonata da splendide attrici come Fanny Ardant, Luisa Ranieri o Paz Vega… e che oggi ritroviamo nel documentario L'isola di Medea, al suo debutto internazionale all'Athens International Film Festival.



Scritto e diretto da Sergio Naitza, e realizzato da Lagunamovies – Europacultura e Karel produzioni, venerdì 29 settembre il film sarà proiettato in prima mondiale nella sala 1 del cinema Danaos, per poi essere seguito dall’incontro del pubblico con il regista stesso. Il 'doc' indaga - attraverso la ricostruzione offerta dagli interventi di colleghi e amici, suoi e di Pier Paolo Pasolini, dal set del film del 1969 - su un momento particolare della vita della 'divina': l'originale e poco raccontato rapporto con il regista italiano costruitosi durante la sua prima e unica prova d’attrice come Medea, un momento di riscatto contro l’umiliazione subita da Onassis e un mettersi alla prova ricavandone nuova forza e linfa artistica.

Da quel set nacque una tenera amicizia e, in Maria, una visione d’amore illusoria e irraggiungibile. Particolari inediti illuminano quel legame nel film, insieme a ricordi del set dell’isola di Grado e della laguna: un luogo dove Pasolini ritrovava le sue radici friulane e dove amava ritirarsi per scrivere e pensare e nel quale soggiornò spesso anche la Callas. Alcuni frammenti delle lettere e poesie che il regista e la cantante si scambiarono, letti da voci off e illustrati dai disegni di Davide Toffolo, segnano come capitoli il documentario, approfondendo i dettagli di un rapporto delicato e sincero.

A far da corollario le voci delle comparse del film, reclutate nell’isola di Grado: un punto di vista popolare, ricco di piccole curiosità. “L’isola di Medea” è un film realizzato con il sostegno del produttore associato Erich Jost, della FVG Film Commission e della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, con la collaborazione di Banca di Cividale, Fondazione Carigo e Comune di Grado.

Ulteriore novità è quella di una distribuzione internazionale che commercializzerà il film all’estero, affidata all’esperienza della TVCO. I disegni dell’artista Davide Toffolo, illustratore notissimo oltre che rocker celebrato e le musiche di Marco Rocca scandiscono “L’isola di Medea”, sul filo rosso dell’epistolario fra Maria Callas e Pier Paolo Pasolini, a seguito del loro incontro speciale sul set del film “Medea” (1969), girato fra Grado, Anzio e la Cappadocia. Su quel set si conobbero lo scrittore-regista più scomodo e provocatorio del momento e la cantante lirica più acclamata del mondo: Pier Paolo Pasolini e Maria Callas.

Di seguito la presentazione ufficiale del film:
Quasi 50 anni dopo riemerge, attraverso i ricordi e gli aneddoti degli amici più cari e di chi partecipò a quel set, il racconto di un amore impossibile. Con la fotografia di Luca Melis, e il montaggio di Davide Melis, “L’isola di Medea” intreccia le voci di Ninetto Davoli, che condivise con Pasolini momenti privati e artistici; la testimonianza della giornalista Alessandra Zigaina, figlia del pittore Giuseppe Zigaina che fu amico fraterno di Pier Paolo Pasolini e gli fece conoscere e amare la laguna di Grado; la voce di Nadia Stancioff, l’assistente personale di Maria Callas, dei costumisti Piero Tosi e Gabriella Pescucci, del direttore di produzione Fernando Franchi, dell’attore Giuseppe Gentile all’epoca campione olimpionico di salto triplo, dell’attrice Piera Degli Esposti che debuttò con “Medea” nel ruolo di ancella, della scrittrice Dacia Maraini - che insieme a Pasolini, Moravia e Callas fece due lunghi viaggi in Africa - dello storico del cinema Roberto Chiesi, direttore del Centro Studi-Archivio Pasolini presso la Cineteca di Bologna.