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Toronto: Cloud Atlas affascina ma divide

Il kolossal firmato Wachowski e Tykwer stupisce per l'ambizione. Ma alcuni lo giudicano uno spettacolare fallimento

Cloud Atlas - Tom Hanks

10.09.2012 - Autore: Marco Triolo
Toronto – Una standing ovation ha salutato i titoli di coda di Cloud Atlas, il nuovo film che Andy e Lana Wachowski hanno diretto insieme a Tom Tykwer, basandolo sul best seller di David Mitchell. Chi ci ha seguito negli ultimi mesi sa che si tratta di una pellicola che definire ambiziosa equivarrebbe a paragonare la Seconda Guerra Mondiale a un litigio tra vicini di casa. Il film ha debuttato al Toronto Film Festival e, nonostante l'ottima accoglienza di cui sopra, ha diviso nettamente la critica. Chi lo ha amato praticamente lo ha definito un capolavoro. Chi non l'ha apprezzato ne rispetta comunque il coraggio.

Cloud Atlas recensioni Wachowski Hanks Tykwer Toronto Film Festival - Tom Hanks e Halle Berry

Un film che mira alle nuvole ma è spesso costretto a terra dal peso delle sue nobili ambizioni” e che “vorrebbe essere allo stesso tempo film d'autore e blockbuster, ma non riesce a decidersi”, scrive Jordan Mintzer di The Hollywood Reporter. “Questo kolossal enormemente ambizioso – continua – è in parte Babel, in parte Tree of Life, Blade Runner, Amistad e Amadeus, con in più dosi di gore, CGI, kitsch New Age e più protesi che in un ospedale di veterani in tempo di guerra”. Eppure, nonostante i messaggi filosofici, a cui i Wachowski ci avevano già abituato con Matrix (“Indipendentemente dall'epoca, le nostre anime non cambiano e dobbiamo combattere per la libertà”), “ci sono talmente tanti personaggi e plot gettati nella mischia che nessuna storia soddisfa pienamente”.

Tom Hanks, Halle Berry, Jim Broadbent, Hugo Weaving e James D'Arcy, tra gli altri, interpretano svariati personaggi in diverse epoche storiche – dal 1849 al 24° Secolo – e cambiano razza (Berry, D'Arcy), età e persino sesso (Weaving). Scelte che rischiano il ridicolo, ma che non hanno infastidito Drew McWeeny di Hitfix: “Un film a cui tornerò ancora e ancora, un'opera unica e splendida che osa sognare in grande come raramente vediamo fare agli Studios e agli indipendenti”. E Cloud Atlas è proprio un indie, anche se il più costoso mai fatto, con un budget di cento milioni di dollari. “È il film dell'anno – scrive Alex Billington di Firstshowing – Un traguardo coraggioso e ambizioso che oserei definire una vera rivelazione cinematografica”.

Cloud Atlas recensioni Wachowski Hanks Tykwer Toronto Film Festival - Jim Broadbent e Ben Whishaw

Purtroppo non tutti sono d'accordo: “Cloud Atlas è come l'intera trilogia di Matrix in sintesi – dice Jordan Hoffman di Film.comInizia alla grande e poi si tramuta in una sfacchinata pretenziosa. È ambizioso e coraggioso, ha diversi momenti intelligenti, ma dire che è incoerente è un eufemismo”. “Una gigantesca follia – lo definisce invece Henry Barnes di The Guardian – e chi non conosce il libro resterà sconcertato. Eppure è impossibile condannare l'ambizione dei registi: il film è ben ritmato e confezionato, con le migliori performance che riescono a brillare anche attraverso il trucco pesante. Tykwer e i Wachowski offrono di tutto qui, e non è da escludere che nel pot-pourri ci sia qualcosa per voi”.

Cloud Atlas sarà distribuito in Italia da Eagle Pictures. Qui trovate il trailer.