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Top Five: il meglio di Guy Ritchie!

"Sherlock Holmes" è arrivato, puntuale come i regali sotto l'albero. E se non conoscete a dovere Guy Ritchie, beh... eccovi cinque scene epocali da cui cominciare!

Guy Ritchie

26.12.2009 - Autore: Luigi Vercotti
Lo rivedremo presto all’opera con “Sherlock Holmes”, l’atteso film natalizio che promette di riportare in vita l’investigatore più famoso del mondo, grazie alla performance incendiaria di Robert Downey Jr… ma anche grazie alla sua sapiente regia. Di chi parliamo? Ma di Guy Ritchie, che certi vedono come un imitatore di Quentin Tarantino, mentre altri lo ricordano solo come l’ex marito di Madonna. Ma è certo che Ritchie sa il fatto suo, quando si tratta di costruire notevoli matasse narrative, declinate secondo un innegabile gusto pulp e condite con un’autoironia e un divertimento che ormai sono il suo marchio di fabbrica. Rivediamo la sua carriera finora, attraverso cinque scene che ne fotografano il talento…

5. Sorter uccide, da “Revolver” (2005)

Revolver

Nella produzione di Ritchie, “Revolver” occupa un posto molto strano: scritto insieme a Luc Besson, è un thriller psicologico che sfocia nell’onirico e nel surreale, lasciandosi alle spalle lo humor tipico del regista. Nonostante le convincenti prove di Jason Statham e Ray Liotta, nel ruolo dei due avversari di una partita a scacchi tra luce e ombra, vita e morte, le scene migliori sono riservate all’ineffabile killer di Mark Strong, crapa pelata e mira infallibile. Come la sequenza nel ristorante, in cui Sorter sventa l’attentato del boss Macha. O come, ancora meglio, la carneficina finale nella quale stermina ad uno ad uno i suoi colleghi, colpendoli attraverso le pareti e il soffitto. E’ in scene come questa che Ritchie fa riaffiorare la sua bravura registica, regalando un sorriso sulle labbra agli spettatori imbevuti del verbo pulp.

4. La rapina alla gioielleria, da “Snatch” (2000)

Snatch

Forse non tutti se la ricorderanno, ma è la sequenza di apertura di “Snatch”, quella in cui Frankie “quattro dita” (Benicio Del Toro) rapina la gioielleria insieme a tre scagnozzi, tutti travestiti da ebrei ortodossi. A parte l’esilarante copertura – i quattro discutono dell’errata traduzione di “giovane donna”, in “vergine”, concludendo che “la religione cattolica è basata su mala traduzione”! – è la tecnica con cui è girata ad essere geniale: dall’entrata, poi nell’ascensore e fino al primo piano dove si trova la cassaforte, la scena è seguita dalle telecamere di sicurezza. Uno sfoggio di tecnica che però non è gratuito, perché nel frattempo i dialoghi sono fantastici. Ma che bravo, il vecchio Guy!

3. I criminali di guerra russi, da “RocknRolla” (2008)

Snatch

RocknRolla” rappresenta il ritorno in grande stile di Guy Ritchie, dopo un paio di mezzi passi falsi. La sequenza che da sola rende l’idea di quanto il regista si sia divertito con questo film è quella della rapina ai danni del miliardario russo Yuri. One Two, Mumbles e Bob (Gerard Butler, Idris Elba e Tom Hardy) lanciano il loro camion contro il Suv degli scagnozzi del russo, per poi strappare loro una preziosa valigetta. Quello che non sanno è che i due sgherri sono in realtà due indistruttibili criminali di guerra (stile “Boris lametta”, vedi sotto), pronti a dar loro la caccia! Segue una scena esilarante, con i nostri che fanno di tutto e utilizzano qualsiasi tipo di arma (da fuoco e improvvisata), ma non riescono ad avere la meglio sui due mastini!

2. “Quello non è Boris?” – da “Snatch” (2000)

Snatch

Al secondo posto della nostra classifica, c’è un’altra scena da “Snatch”. Quella – magistrale – del doppio incidente d’auto, provvidenziale reazione a catena causata dal cartone di latte del Turco (Jason Statham) che viene scagliato contro il vetro della macchina di “Pallottola al dente” Tony (Vinnie Jones). Dal bagagliaio di quest’ultima uscirà il russo Boris “lametta” (Rade Serbedzija), incappucciato, che a sua volta verrà travolto dall’auto di Sol e Vinny (Lennie James e Robbie Gee). Tutto questo è mostrato al contrario, dal secondo incidente al primo. A testimonianza di quanto Ritchie ami giocare con il tempo della narrazione e di come il Caso giochi un ruolo fondamentale nei suoi film. Il tutto poi sfocia in una microsequenza esilarante che ci mostra la resistenza dell’indistruttibile Boris, che non muore mai nemmeno dopo che Tony gli svuotato addosso un intero caricatore!

1. I nodi vengono al pettine, da “Lock & Stock” (1998)

Lock and stock - pazzi scatenati

Allora, ricapitoliamo: Rory Breaker (Vas Blackwood) aveva un sacco di marijuana e un bel po’ di soldi, che gli sono stati rubati da una gang di spacciatori da quattro soldi. Questi a loro volta si sono fatti fregare dai nostri eroi – Tom, Soap, Eddie e Bacon – che ora intendono vendere a Rory la sua stessa roba. Ma Rory non ci sta, e manco i vicini se è per questo! Segue massacro, da cui, ovviamente, i nostri ignari quattro scugnizzi escono incolumi… Altro esempio perfetto del gioco ad incastri tipico di Ritchie, la scena madre di “Lock & Stock” merita di stare in cima alla nostra classifica. Il caso e la fortuna regnano sulle vite delle persone, ma è anche vero che chi semina vento raccoglie inevitabilmente tempesta!