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Top Five: gli angeli al cinema

"Legion" sta per riportare alla grande gli angeli nelle nostre sale, e noi vi proponiamo i cinque più celebri angeli cinematografici di sempre...

Legion - Kevin Durand

10.03.2010 - Autore: Marco Triolo
Possono essere eroici protettori capaci di sfidare le forze del Male e salvare la Terra, oppure astute e vendicative creature semi-divine, pronte a tutto pur di cancellare dall’esistenza le “scimmie” che hanno strappato loro il primato dell’amore di Dio. In ogni caso, gli Angeli al cinema non sono mai quei paffuti nanetti riccioluti che danzano nella gloria del Signore. E tutto quello che avete imparato a catechismo, la settima arte lo ha reso più “speziato” e dunque più divertente! In occasione dell’uscita di “Legion”, in cui Paul Bettany interpreta un eroico Arcangelo Michele intenzionato a fermare l’Apocalisse, vi presentiamo cinque illustri esempi di angeli di celluloide. Spiegate le ali, dunque, e seguiteci…

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Tilda Swinton è l'Arcangelo Gabriele in Constantine

5. Gabriele in “Constantine
Tilda Swinton intepreta l'Arcangelo Gabriele in “Constantine”, film di Francis Lawrence tratto dalla serie a fumetti “Hellblazer”. L'attrice brilla particolarmente, nonostante la breve durata del suo ruolo: riesce a rendere il suo Gabriele – che qui in fatto di cattiveria non scherza – ambiguo e viscido, ma allo stesso tempo dotato di una irrequietezza celata sotto una coltre di gelo. Eppure, il suo piano – aprire al figlio di Satana le porte del nostro mondo – pur distorto e malato, è concepito per il nostro bene. Il problema è che per raggiungere la salvezza, Gabriele ci vuole far attraversare l’Inferno. Da protettori così ce ne guardi Dio!

Ben Affleck e Matt Damon in Dogma

4. Bartleby e Loki in “Dogma
Kevin Smith ha fatto una bella mossa, affidando ai due amici Ben Affleck e Matt Damon il ruolo dei cattivissimi angeli Bartleby e Loki in “Dogma”. Il senso di cameratismo tra i due aggiunge una sfumatura che probabilmente in sceneggiatura non c’era, regalandoci così la prima coppia di angeli amiconi nella storia del cinema. I due, per inciso, sono veramente dei bastardi: esiliati dal Paradiso, mettono insieme un piano che minaccia il tessuto stesso della realtà (perché la Parola di Dio non può essere sovvertita), e prima di eseguirlo si dedicano a una serie di brutali rappresaglie per punire i peccatori. Tanto, il loro piano prevede una completa redenzione! Scena da ricordare: Loki (Damon) che convince una suora a mollare tutto e darsi alla pazza gioia, perché tanto Dio non esiste. Bartleby gli chiede perché l’abbia fatto, nonostante sappia dell’esistenza di Dio, che ha visto di persona. “Mi piace tenerli sulle spine”, risponde lui.

John Travolta indimenticabile in Michael

3. Michele in “Michael
Scorretto, fumatore, amante della birra e panzone: l’Arcangelo Michele (lo stesso di “Legion”) si presenta così in “Michael” di Nora Ephron, commedia “on the road” che, a un anno di distanza da “L’ultima profezia” (vedi sotto) stravolge totalmente la cupa e vendicativa immagine degli araldi celesti, presentando un personaggio bonario e divertente, perfetto per John Travolta, che a quell’epoca era appena tornato in sella alla sua carriera grazie a “Pulp Fiction”. Intorno a lui, un cast di prim’ordine (William Hurt e Andie McDowell in primis) svolge diligentemente il ruolo di collante per le imprese del protagonista, mettendo in scena una simpatica, seppur banale, storia d’amore e redenzione. Da “Michael” veniamo a sapere che gli angeli profumano di biscotti appena sfornati, che adorano lo zucchero e non disdegnano il sesso!

Christopher Walken ne L'ultima profezia

2. Gabriele in “L’ultima profezia
Christopher Walken è sempre Christopher Walken. Ricordate quella puntata dei “Simpson” in cui leggeva un libro per bambini e spaventava a morte il suo pubblico? Bene, pensate quell’uomo nel ruolo di un Arcangelo Gabriele disgustato dal genere umano, che lui paragona a una razza di “scimmie parlanti”, e disposto a tutto per vincere una guerra che si trascina in Paradiso da secoli. Per farlo, dovrà rubare l’anima più cattiva sulla faccia della Terra e guidarla contro le armate dei fedelissimi a Dio. Il film di Gregory Widen, interpretato anche da Elias Koteas e Viggo Mortensen (nel ruolo di Lucifero!), potrà essere una boiata, ma Walken infonde al suo Gabriele una superbia e una spietatezza da manuale, veicolate con maestria dal suo sguardo di ghiaccio. Dopo aver visto “L’ultima profezia”, tornerete a pregare l’angelo custode… che vi lasci in pace!

Bruno Ganz protagonista del bellissimo Il cielo sopra Berlino

1. Damiel in “Il cielo sopra Berlino
Unico film non di genere presente nella nostra classifica, “Il cielo sopra Berlino” mostra un lato spesso ignorato della questione angelica: stare lì ad osservare le vite della gente dall’alto può essere snervante, soprattutto se lo si fa per millenni! La pensa così Damiel (Bruno Ganz), che oltre a innamorarsi di una bella trapezista, desidera anche scoprire cosa voglia dire essere umano, poter sentire il freddo, distinguere i colori e apprezzare una buona tazza di caffè. Ganz è meraviglioso, un benefattore silenzioso e solitario che salva le vite a scapito della sua felicità. Menzione d’onore per il grandissimo Peter Falk, che interpreta se stesso: Damiel scopre a un certo punto che lo stesso Falk un tempo era un angelo. Wim Wenders dirige un film smaccatamente “autoriale”, ma riesce lo stesso a toccare il cuore. Peccato che il seguito (“Così lontano così vicino”) e il remake (“City of Angels”, vedi sotto) non siano all’altezza del prototipo.

Pensate che sia finita qui? E invece no: c’è posto per un altro angelo ancora, il peggiore nella storia del cinema…

Nicolas Cage il peggiore angelo della storia in City of Angels

Seth in “City of Angels
Provate a guardare “City of Angels” dopo aver visto l’originale di Wim Wenders. L’effetto straniante è assicurato: vi sembrerà di assistere alla versione “for dummies” de “Il cielo sopra Berlino”! Avete presente quelle parodie delle peggiori trovate hollywoodiane che si vedono in certe puntate dei già citati “Simpson” oppure in “A morte Hollywood” di John Waters? Ecco, qui ci siamo vicini al punto che “City of Angels” vi strapperà qualche risolino compiaciuto, prima di costringervi a spegnere il televisore per il tedio dovuto all’eccessivo tasso di zucchero. Nicolas Cage, che quando lavora per soldi sa essere tremendo, dà il peggio di sé nel ruolo di un angelo un po’ rimbambito che si innamora di una bella dottoressa (Meg Ryan) e desidera diventare umano per provare le gioie della carne. Verrebbe da chiedersi, guardandolo ciondolare nel suo impermeabile nero (apparentemente, la divisa degli angeli): ma almeno in Paradiso, possibile che non abbiano risolto il problema della calvizie?

Vi ricordiamo che "Legion" sarà distribuito nei cinema dalla Sony Pictures a partire dal 12 marzo.

Per saperne di più
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Top Five: I capelli di Nicolas Cage