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The Way Back - La nostra recensione

Viaggio nella psicologia umana sullo sfondo della tragedia dei Gulag. Dirige Peter Weir

The Way Back - Ed Harris, Colin Farrell, Jim Sturgess

08.07.2012 - Autore: Alessia Laudati
Solo un regista dalla carezza paternalistica per l'umanità tutta come Peter Weir, poteva riuscirci. Realizzare The Way Back utilizzando temi mastodontici non proprio originali - la lotta contro la natura e il rimanere uomini nonostante l'inferno dei Gulag - senza il budget del kolossal e ottenendo comunque un buon film e un credibile affresco collettivo.

The Way Back Recensione Peter Weir Colin Farrell Sturgess Ronan Gulag
Jim Sturgess in The Way Back

Come ci è riuscito Mr. Weir? Partendo dal romanzo di Slavomir Rawicz, Tra noi e la libertà (edito da Corbaccio) - basato su fatti realmente accaduti - e raccontando il viaggio verso la libertà di sette evasi da un Gulag siberiano, capeggiati dall'ufficiale polacco Janusz (Jim Sturgess). Settemila chilometri per la sopravvivenza costituiscono il materiale perfetto per far emergere la complessità della natura umana nella sua essenza, oggetto privilegiato del lavoro del regista australiano. Stenti, fatica, fame, imparare a investire sul gruppo dopo l'isolamento della prigionia, dove la sfida per la sopravvivenza è singola e non collettiva. Cosa ha salvato quel pezzo di umanità, cosa potrebbe salvarlo ancora? L'altruismo, il desiderio di libertà, il potere del branco e paradossalmente l'umorismo incarnato dal personaggio di Zoran (Dragos Bucur).

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The Way Back - Il trailer

Il regista, come per i primi piani di Truman Burbank in The Truman Show e parafrasando l'atto creativo, intrappola i personaggi restringendo lo spazio nel quale agiscono a discapito dell'azione. Ne emerge un puro distillato di sentimenti autentici ed incredibilmente realistici.

The Way Back, in uscita il 6 giugno, è distribuito da 01 Distribution.