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The Life Aquatic

Il regista de I Tennenbaum regala al cinema il suo nuovo film, The Life Aquatic, le avventure del celebre oceanografo Steve Zissou e della sua improbabile ciurma. Un capolavoro di risate e di poesia.

the life aquatic

12.04.2007 - Autore: Giulia Villoresi
Regia: Wes Anderson Con: Bill Murray, Owen Wilson, Cate Blanchett, Anjelica Huston, Willem Dafoe, Jeff Goldblum Quando era ancora al college Wes Anderson scrisse un racconto su un certo oceanografo di  nome Steve Zissou. Dopo quattordici anni, quel racconto è diventato il quarto e più ambizioso film del regista de I Tennenbaum. Anderson ha cominciato incontrandosi ogni giorno nello stesso ristorante di New York con Noah Baumbach, sceneggiatore e regista, nonchè autore di pezzi comici per il New Yorker. E dalla storia di Zissou hanno preso vita il suo equipaggio, la sua nave Belafonte, le meravigliose avventure acquatiche di uno dei personaggi più egocentrici, più irresponsabili e più divertenti della storia del cinema. Magistralmente interpretato da Bill Murray, Steve Zissou è un leggendario esploratore subaqueo a cui un fantomatico squalo ha divorato l'amico e socio in affari Esteban. Già in alcuni ambienti si mormora che Zissou abbia perso il suo tocco, ma eccolo che parte per l'ennesima missione, alla ricerca del mitico squalo giaguaro. Al suo seguito uno equipaggio improbabile: una giornalista incinta (Cate Blanchett), un copilota della Air Kentucky che assicura di essere ma anche di non essere suo figlio (Owen Wilson), un ingegnere tedesco colmo di ammirazione per il suo capitano (Willem Dafoe), un oceanografo gay suo acerrimo rivale (Jeff Goldblum), la sua brillante e raffinata moglie nonchè vicepresidente dell'associazione Zissou (Angelica Huoston), e poi allievi di bordo chiamati per numero, fisici, cameramen, segretarie in topless e un esperto in materia di sicuraezza che ammorba l'intero equipaggio esibendosi in versioni portoghesi di David Bowie. Il film è stato girato in Italia, inclusi gli studi di Cinecittà a Roma. Le meraviglie acquatiche non sono frutto della sontuosa tecnologia digitale, ma di una delle tecniche più antiche del cinema: l'animazione stop-motion, grazie all'opera del celebre Henry Selik (Nightmare before Christmas). Questo tocco di classe rende il film un capolavoro artistico, artigianale, lontano dalla fredda perfezione delle tecnologie. In un mondo sottomarino inventato di sana pinata si immerge questo capolavoro surreale eppure così reale, fatto di aspirazioni, di colpe, di amore, di unioni e di squali giaguaro. Anderson ha inventato una formula nuova, sconosciuta al cinema americano, che è il delicato equilibrio tra sogno e realtà, tra riso e pianto, tra odio e amore, in una commedia poetica e meravigliosa che solo agli antipatici potrebbe non piacere.