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The dancer

The dancer

the dancer

14.04.2003 - Autore: Adele de Gennaro
India è una ballerina piena di talento che si divide tra linsegnamento di danza in una scuola per bambini muti e le serate in una discoteca di Brooklyn, dove ogni sabato sera compete con i più bravi DJ newyorkesi, finendo regolarmente applaudita dal pubblico. La ragazza è una miscela esplosiva di bravura e di sex- appeal ed è chiaro che è destinata ad altri traguardi. Il suo sogno è quello di danzare a Broadway, ma quando partecipa allaudizione, dopo aver superato tutte le prove, arriva lamara sorpresa. Pur riconoscendo il suo straordinario talento, il coreografo la scarta senza pietà: India non parla, è muta fin dalla nascita e il business non prevede lhandicap in scena.   Scritto da Luc Besson, arriva dal 25 gennaio nelle nostre sale The Dancer, il film di esordio di Fred Garson, già assistente di Besson in Leon, Il quinto elemento e Giovanna DArco. Distribuito dalla Filmauro, il film sembra tagliato su misura per il pubblico giovanile perché, a dispetto del tema dellhandicap, è costruito soprattutto sui numeri della bellissima Mia Frye, anche lei al debutto come attrice. Attraversato da una colonna sonora che assembla jazz, techno, soul e funk, The dancer include tra gli altri brani dei Prodigy, Craig Armstrong, Urban Species, FreeStylers e Neneh Cherry ed è proprio la musica a dare forza e ritmo ad un film che oscilla pericolosamente fra stile da videoclip, sentimento e problemi sociali. Nata da unidea di Luc Besson, la sceneggiatura è firmata dallo stesso regista in collaborazione con la giovanissima Jessica Kaplan, ma il copione non brilla per originalità. Ben lontani dalle atmosfere di un film come Figli di un dio minore con lattrice sordomuta Marlee Matlin, The dancer affronta il tema dellhandicap da un altro punto di vista, dando più rilievo alle coreografie della protagonista, il cuore del film. Interpretato da Mia Frye, Garland Whitt, Rodney Eastman e Josh Lucas, The dancer scorre su un doppio binario alternando dramma e commedia sentimentale. In una serata in discoteca, dove India arriva con linseparabile fratello-manager Jasper, la ragazza viene notata da Isaac, un giovane scienziato affascinato dalla sua carica vitale. Nonostante lostilità di Jasper, il ragazzo convince India a provare un macchinario di sua invenzione: collegato a dei sensori applicati al corpo di India, lapparecchio la rende in grado di comunicare e, pur restando muta, attraverso i suoi movimenti riesce a trasmettere suoni e vibrazioni che le consentono di esprimersi   Il film è rivolto al pubblico adolescenziale, in ogni caso non mancano scene di grande impatto tra cui laudizione di India nel teatro di Broadway, una sorta di A chorus line rivisitato e convincente soprattutto grazie alla protagonista. Coreografa di successo e amica di lunga data di Besson, la Frye si è rivelata superiore alle attese e, oltre a studiare recitazione prima delle riprese, ha frequentato una scuola per imparare il linguaggio dei segni ed ha collaborato con alcuni coreografi di Los Angeles per unire diversi stili di danza. Pur mancando di guizzi geniali, insomma, il film rivela unattrice che non passerà inosservata.