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The Bourne Legacy - La nostra recensione

La sfida di competere con la trilogia di Jason Bourne era rischiosa. Tony Gilroy e Jeremy Renner l'hanno vinta

The Bourne Legacy - Jeremy Renner

03.09.2012 - Autore: Adriano Ercolani, da New York
La spia più affascinante dell’universo cinematografico contemporaneo – non ce ne voglia il mitico ma più compassato James Bond – creata dalla penna di Robert Ludlum e portata sul grande schermo da un Matt Damon perfetto per la parte, ha trovato il suo erede. L’impresa apparentemente proibitiva di portare avanti la saga di Jason Bourne senza il personaggio principale è stata affidata al talento di Tony Gilroy, sceneggiatore della trilogia e regista di Michael Clayton, e all’attore più affermato della nuova generazione, Jeremy Renner. La coppia porta dunque sul grande schermo le gesta della spia Aaron Cross, altra “vittima” dei piani oscuri della C.I.A. che si ritrova improvvisamente braccata quando i piani superiori decidono di insabbiare tutte le loro macchinazioni rovinate dallo smascheramento di Bourne. Al gelido Byer (Edward Norton) il compito di fare piazza pulita di tutti gli agenti sacrificabili, tra i quali c’è appunto Cross.

Bourne Legacy recensione Jeremy Renner Norton Weisz Gilroy - Renner contro Norton
Leggete la nostra intervista a Jeremy Renner

The Bourne Legacy si presenta dunque come una sorta di spin-off dei precedenti, e procede proponendo degli incastri temporali e narrativi molto efficaci con la serie originale. La storia e la messa in scena della prima parte del film è stringata, precisa ed elegante, sulla scia del primo episodio diretto da Doug Liman piuttosto che sulla falsariga più adrenalinica scelta dai successivi di Paul Greengrass. La confezione è ineccepibile, le ambientazioni molto affascinanti, il personaggio di Cross decritto con sottigliezza e incisività. Insomma, il film scioglie qualsiasi dubbio possibile e non sfigura nel confronto coi predecessori.

Renner si dimostra un attore capace di tratteggiare un carattere anche, anzi soprattutto, con i silenzi e gli sguardi carichi di significato. Per almeno un’ora The Bourne Legacy è un film notevolissimo, perfettamente calibrato, emozionante. Quando Cross incontra e incrocia la sua strada col personaggio di Rachel Weisz, al termine di una bellissima scena di tensione dentro un casa in campagna, il film si instrada su binari leggermente più stereotipati, e risente di qualche leggero rallentamento della narrazione. Anche la sequenza finale, mirabolante per le acrobazie degli stuntman, risulta eccessivamente lunga e pirotecnica, non in sintonia con la raffinata messa in scena dell’inizio.

Bourne Legacy recensione Jeremy Renner Norton Weisz Gilroy - Rachel Weisz in una scena
Matt Damon con Jeremy Renner in Bourne 5?

Per quanto meno efficace, l’ultima parte del film non inficia però la qualità di un’operazione che sorprende per intelligenza di scrittura e realizzazione. The Bourne Legacy è un ottimo thriller d’azione, che se non arriva magari alle vette della trilogia con Matt Damon, allo stesso modo neppure la fa rimpiangere, ed è un risultato più che notevole.

The Bourne Legacy, in uscita il 7 settembre, è distribuito in Italia da Universal Pictures. Qui potete vedere il trailer.