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Steven Spielberg, The Family Man

Le paure da filmmaker, la necessità di essere trattato come persona normale. Steven, padre di sette figli, si racconta in esclusiva a Film.it

Steven Spielberg

30.10.2011 - Autore: Pierpaolo Festa, nostro inviato a Parigi
Parigi – Lo chiamano il “complesso di Steven Spielberg” e, come ci spiega l’attore Jamie Bell, “è quella cosa che ti fa diventare un idiota nell’esatto momento in cui ti trovi davanti a Spielberg. Poi, però, la cosa straordinaria è che lui riesce subito ad avere accesso al tuo cuore. Ecco qual è il suo vero talento”. L’uomo da tre miliardi di dollari, perfetto incontro tra cinema d’autore ed entertainment di prima qualità rivolto a un pubblico di tutte le età, siede nell’olimpo cinematografico hollywoodiano. O almeno è così che molti lo vedono. In realtà quando si ritrova a gridare “azione” sul set, siede su una poltrona sulla quale c’è semplicemente scritto “DAD”, “perché fare il papà è il suo ruolo principale nella vita” – ci confessa la sua produttrice Kathleen Kennedy - Anche se sul set di ‘Le avventure di Tintin’ ha anche aggiunto la parola ‘Skipper’”. 

“Ma quale dio, hanno sbagliato persona!” - ribatte Steven quando lo incontriamo in una suite dell’Hotel George V, nei pressi degli Champs-Élysées – Conduco una vita normalissima. Mi metto in fila per andare al cinema o a teatro. Io e la mia famiglia ci teniamo a non essere trattati da privilegiati, quindi aspetto per avere un tavolo al ristorante, anche se alla fine mi ritrovo sempre a firmare autografi e fare foto con i fan. Ecco, cerco di bilanciare la mia vita normale con la mia reputazione”.

Steven Spielberg sul set di Le avventure di Tintin

C’è qualcosa che Steven Spielberg non riesce a fare?
Vorrei tantissimo realizzare una storia d’amore. Non ci sono mai riuscito. Pensateci bene: qual è stata l’ultima grande love story che avete visto al cinema? E’ difficile trovarla, perché è passato tanto tempo. Si tratta di un genere che vorrei esplorare e che allo stesso tempo mi innervosisce affrontare. Non ho mai fatto un film così perché non ho mai trovato una storia giusta da raccontare.

Ho letto che tua moglie Kate Capshaw ti ha sconsigliato di fare “Ti presento i miei”. Continui a consultarti con lei nelle tue scelte artistiche?
Certamente, Kate è davvero in gamba e mi parla con grande sensibilità. Per “Ti presento i miei”, stavo già preparando il film con Jim Carrey al posto di Ben Stiller ed ero riuscito a convincere Sean Connery per il ruolo poi assegnato a De Niro. Modificavo il copione con Jim e mia moglie un giorno mi ha detto: “non credo che tu sia il tipo giusto per dirigere questo film”. Kate non pensa che io sia così divertente. E sono d’accordo con lei.

Poi hai fatto "The Terminal", però, e li ti sei avvicinato abbastanza alla commedia…
Sì, ma non voglio sfidare il mio pubblico spacciandomi per divertente. Non riesco a fare pura commedia. Sono però più coraggioso perché per me la commedia funziona quando viene mixata insieme a dramma, azione e avventura. Pensate alla scena di Tom Cruise in “Minority Report” quando si mette a correre per raccogliere i suoi occhi che stanno per cadere in un tombino.

Steven Spielberg e la moglie Kate Capshaw alla première di Super 8

Tornando alla love story. Hai mai pensato di inserire un personaggio femminile di cui Tintin poteva innamorarsi?
Mai. Perché avrei tradito Hergé. La verità è che Tintin è troppo impegnato a risolvere il suo puzzle. Non può flirtare con nessuno. È troppo impegnato con la sua avventura. Avere a che fare con la gente, gli diminuisce la chance di successo. Non violerei mai e poi mai i precetti di Hergé, nessun fan potrebbe accettarlo.

"Tintin" nasce soprattutto dalla tua grande nostalgia per Hergé. Parlaci di quanto sei nostalgico…
Penso che non ci sia tempo per non avere nostalgia. Dovremmo provarla tutti perché è una cosa bellissima che ci ricorda della nostra infanzia, facendo venire voglia di tornare a quei tempi. Se qualcuno non è nostalgico, non credo esista una cura. O lo si è o no. E io non posso farne a meno.

Se non fossi stato un regista, avresti mai fatto il giornalista come Tintin?
Non ci ho mai pensato. Però credo che il mondo abbia bisogno di più giornalisti. Quest’anno è stato l’anno dei giornalisti, e anche della gente che ha voluto far sentire la sua voce nel mondo. È stato come un grande matrimonio tra di loro: e i reporter hanno rischiato la vita per raccontare le rivolte in Africa e in oriente. Non ho mai visto così tanta copertura di eventi. 

Steven Spielberg riceve una laurea honoris causa all'università di Boston nel 2009

Ti abbiamo visto recitare in “The Blues Brothers”. Hai mai pensato di darti alla recitazione?
Oh, sono stato terribile in quel film! La prima volta che l’ho visto ho capito che la mia carriera di attore sarebbe finita da lì a breve. Mai più, mai più!

Hai sette figli. C’è qualcuno che vuole seguire le tue orme da regista?
Dunque, mia figlia Jessica, avuta da Kate nel suo precedente matrimonio, la vediamo su “Grey’s Anatomy” nei panni della dottoressa Arizona. Il più grande dei miei figli ha scelto il mondo dei videogiochi. L’altro di diciannove anni andrà presto a New York per studiare recitazione. Vuole fare l’attore. Un altro si dedica all’animazione di manga e un’altra fa equitazione. L’unica che vuole diventare una regista è Sasha, e lei è all’università. Ha già scritto un paio di sceneggiature e scrive canzoni con l’altro suo fratello. Quindi su sette figli c’è la possibilità che una segua le orme di papà.

E per quanto riguarda il famoso “complesso di Steven Spielberg” che blocca gli attori sul set?
Non credo esista. Gli attori mi incontrano il primo giorno di riprese e, mentre li dirigo, sono certo che pensano: “ha davvero diretto tutti quei film? Perché sembra maledettamente insicuro su come cominciare!”. Succede davvero. Non penso di essere diverso da chiunque possiate incontrare per strada. Sono un regista, un racconta storie. Amo il cinema, da sempre e per sempre. Non è un caso che tutti i miei più cari amici siano registi e scrittori. Fare cinema è il miglior modo per esorcizzare i miei demoni. 


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