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Star Trek: Kirk

Dopo l'enorme, forse inaspettato successo della serie TV iniziata nel 1966, il primo adattamento cinematografico di "Star Trek" data 1979.

Star Trek Spock Kirk

06.05.2009 - Autore: Adriano Ercolani
Dopo l'enorme, forse inaspettato successo della serie TV iniziata nel 1966, il primo adattamento cinematografico di "Star Trek" data 1979, e porta la firma di uno dei grandi "artigiani" della Hollywood classica, Robert Wise, vincitore di due premi Oscar per "West Side Story" (id., 1961) e "Tutti insieme appassionatamente" (The Sound of Music, 1965). Il primo capitolo di quella che diventerà una saga decisamente longeva ottiene un riscontro al botteghino più che lusinghiero (più di 80 milioni di dollari d'incasso), mentre la critica alterna giudizi positivi a recensioni molto meno entusiastiche.



Pur elegante nella confezione ed affascinante in molte soluzioni visive, il film di Wise soffre forse di un gusto visivo vagamente retrò, soprattutto considerato che il film usciva praticamente a ridosso di "Guerre stellari" (Star Wars, 1977) di George Lucas, con cui ha dovuto subire l'immeritato e fastidioso, costante paragone. Meglio a livello globale va al secondo episodio "Star Trek II: L'ira di Kahn" (Star Trek II: The Wrath of Kahn, 1982), che incassa più o meno la stessa cifra del primo ma ottiene critiche molto più confortanti.
E poi l'episodio diretto da Nicholas Meyer ci regala il "cattivo" forse più riuscito dell'intera saga, Kahn appunto, interpretato da un gigionesco Ricardo Montalban.



Con "Star Trek III: Alla ricerca di Spock" (Star Trek III: The Search for Spock", 1984), esordisce alla regia il mitico Leonard Nimoy, interprete dell'altrettanto mitico primo ufficiale del capitano Kirk: gli incassi continuato a tenere, ed anche la fattura del film tutto sommato mantiene alto l'onore della saga. Il picco più alto degli episodi che vedono protagonista William Shatner arriva però nel 1987 con "Star Trek IV: Rotta verso la Terra" (Star Trek IV: Voyage Home, 1986) ancora di Nimoy, che ottiene il maggior risultato fino ad ora ottenuto al botteghino con quasi 110 milioni di dollari d'incasso, e conquista addirittura 4 nomination all'Oscar, tra cui quella per la bella fotografia di Donald Peterman.



La parabola del franchise inizia purtroppo a prendere un'andatura vistosamente discendente quando anche Kirk/Shatner decide di cimentarsi dietro la macchina da presa, e realizza con "Star Trek: L'ultima frontiera" (Star Trek: The Final Frontier, 1989) a detta di molti uno dei peggiori film di fantascienza dell'epoca moderna. Per chiudere la serie di film che vede protagonista James Kirk viene allora richiamato Nicholas Meyer, che nel 1991 con "Star Trek: Rotta verso l'ignoto" (id., 1991) riporta la saga su binari estetici decenti, torna a guadagnare una discreta cifra al botteghino, e soprattutto decreta l'uscita di scena degli storici personaggi. Da adesso in poi, le galassie verranno solcate dall'astronave del capitano Picard, e dal suo altrettanto variegato equipaggio. Ma questa è un'altra storia...