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S.O.S. Extraterrestri!

Peter Jackson presenta "District 9", uno dei titoli più attesi di fine anno. Chi aiuterà gli alieni a fuggire dalle grinfie dei terrestri che li tengono prigionieri in una specie di campo di concentramento? Dal 25 settembre nelle sale.

District 9 - Sharlto Copley

19.09.2009 - Autore: Pierpaolo Festa
Sembra sia passata un’eternità dai tempi di “E.T.” e “Incontri ravvicinati del terzo tipo”; negli ultimi anni, quando il grande schermo ha ospitato gli alieni si è spesso trattato di pellicole catastrofiche in cui gli extraterrestri avevano un solo obiettivo: sterminarci tutti. Adesso, è toccato a Peter Jackson (regista de “Il signore degli anelli” e, secondo molti, vero erede di Steven Spielberg) riportare gli alieni al cinema e affidare loro il ruolo dei buoni. E dunque, tocca agli umani ad essere perfidi e spietati.

District 9

In arrivo nei cinema italiani il prossimo 25 settembre (distribuito dalla Sony Pictures), “District 9” è diretto dall’esordiente Neill Blomkamp, 29enne sudafricano che riceve il suo battesimo cinematografico proprio per grazia di Peter Jackson. “Con Neill avremmo dovuto girare Halo – racconta Jackson - un film ad alto budget coprodotto dalla Universal Pictures e dalla Fox. È stata un’esperienza atroce e alla fine il progetto è stato cancellato. Allora ho detto a Neill che avrei comunque voluto fare un film con lui, ma doveva essere una produzione indipendente: bisognava trovare un’idea che ci avrebbe permesso di mantenere un budget ragionevole. Girare in queste condizioni ti permette di avere libertà artistica”.

District 9

Raccontato quasi come se fosse un servizio documentaristico, il film è ambientato nel Sudafrica dei giorni nostri. Un mondo immaginario e tuttavia non troppo lontano dalla realtà. Gli alieni sono monitorizzati e tenuti prigionieri all’interno del distretto che dà il titolo al film. Sfruttati dalla multinazionale MNU e odiati dal resto dell’umanità, gli extraterrestri non possono nemmeno tornare sul loro pianeta, da quando la loro astronave è stata sequestrata dagli umani. Sono passati 30 anni dal loro arrivo e, adesso, è forse arrivato il momento di dire basta e ribellarsi alla tirannia, riprendendo il controllo. “District 9” è essenzialmente la storia della trasformazione di un uomo: protagonista del film è Wikus (l’esordiente Sharlto Copley, grande amico del regista). “Lui è un burocrate della MNU – dice l’attore – Il suo è un lavoro di ufficio, ma di tanto in tanto gli tocca andare a trattare con gli alieni”. La trasformazione di Wikus avrà inizio nel momento in cui si ritroverà esposto ad un’arma biologica aliena: a quel punto non gli resterà che fuggire. E il suo unico rifugio sarà proprio il Distretto 9. A poco a poco il protagonista metterà in gioco tutte le sue certezze di un tempo e finirà per avere un ruolo importante nella rivolta aliena.

District 9 Sharlto Copley

Uscito negli USA e metà agosto, “District 9” ha conquistato pubblico e critica, incassando oltre 70 milioni di dollari in pochi giorni. I giornalisti americani hanno alzato il pollice: “Si tratta del film di fantascienza più immaginario degli ultimi anni” – ha scritto Claudia Puig su USA Today. Joe Numaier del New York Daily News lo ha definito: “una memorabile fiaba sui mostri, costantemente avvincente”. Rafer Guzmán di Newsday ha commentato il lavoro di Blomkamp, descrivendolo come “Pura esplosione di originale talento cinematografico”. A.O. Scott del New York Times sottolinea che il film non è mai gratuito nel paragonare gli alieni prigionieri in Sudafrica con i nativi che una volta erano vittime dell’Apartheid. “Invece – nella migliore tradizione di B-Movie – i realizzatori hanno messo in scena le loro idee in un modo ingegnoso, propulsivo e pieno di suspense. Un film d’intrattenimento che rispetta la vostra intelligenza anche se è capace di lasciarvi davvero a bocca aperta – e di tanto in tanto ci vorrà anche stomaco”.

District 9 Sharlto Copley

E se vi chiedete che aspetto hanno gli alieni, non esitate a guardare il trailer del film: “Questi alieni sono grandi esperti di tecnologia – conclude Peter Jackson ma il loro aspetto è un incrocio tra un insetto e un gambero. Nel film gli africani li chiamano proprio gamberetti, un dispregiativo”.

Per saperne di più su District 9

Date un'occhiata a "Alive in Joburg", il cortometraggio di Neill Blomkamp a cui il film è ispirato